L'Ulisse di Sclavis sbarca in Calabria
Il virtuoso del clarinetto incanta il festival di Roccella Ionica con il suo quintetto
Recensione
jazz
Tra i massimi virtuosi al mondo del clarinetto, compositore brillante, profondo conoscitore della storia del jazz, il 56enne lionese ha fornito ancora una volta un saggio della propria bravura. Perchè Sclavis è interprete di un jazz sempre intrigante e composito, ricco di soluzioni personali, prettamente europeo, francese in particolare, capace di svincolarsi dagli storicizzati codici del linguaggio afro-americano per esplorare nuove vie e percorsi. Al Roccella Jazz il grande musicista transalpino si è esibito alla guida del suo nuovo quintetto, presentando l'ultimo splendido lavoro inciso per la ECM fortemente intriso di art-rock, riferimenti colti e tradizione popolare: “Lost on the way”. Un album ispirato all'epico vagabondare di Ulisse, in cui il polifiatista esalta le proprie doti compositive e rapsodiche, grazie a una manciata di temi ammalianti ed evocativi che lo vedono impegnato quasi sempre al clarinetto basso. Oltre al fido François Merville alla batteria, lo accompagnano in questo viaggio alcune promesse del jazz francese nell'orbita dell'Orchestra Nazionale del Jazz: Olivier Lété (basso elettrico), Matthieu Metzger (soprano, sax alto), Maxime Delpierre (chitarra elettrica). Sclavis dirige la formazione con navigata sapienza, gestisce e convoglia al meglio l'infuocata energia dei suoi giovani musicisti. Ne deriva un suono d'assieme compatto, avvincente ed elegante, che è soprattutto Delpierre a segnare in modo determinante, grazie al sound e agli effetti della sua semi acustica amplificata. Un modo di suonare (il suo) nervoso e spezzato, sempre a un passo dalla saturazione sonica, capace di ricordare un Robert Fripp più morbido o il McLaughlin più nervoso e saettante, ma a tratti anche il Jimmy Page delle mirabolanti aperture californiane. Notevole.
Interpreti: Louis Sclavis, clarinetto basso, clarinetto, sax soprano. Matthieu Metzger, sax soprano, sax alto. Olivier Lété, basso elettrico. Maxime Delpierre, chitarra elettrica. François Merville, batteria.
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
jazz
A ParmaJazz Frontiere il rodato duo fra il sax Evan Parker e l'elettronica di Walter Prati
jazz
Il Bobo Stenson Trio ha inaugurato con successo la XXIX edizione del festival ParmaJazz Frontiere
jazz
Si chiude la stagione di Lupo 340 al Lido di Savio di Ravenna, in attesa di Area Sismica