Le launeddas del 2008
Ad Orosei un concerto del maestro Luigi Lai nell'ambito dei Seminari Jazz di Nuoro.
Recensione
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Come ascoltare un concerto di launeddas? La musica per lo “strumento nazionale” della Sardegna è di certo complessa da fruire per l'ascoltatore non avvezzo ai balli sardi, specialmente perché la bellezza di questa musica non è data da sfumature timbriche e dinamiche o da struggenti melodie, bensì dal processo di elaborazione melodica di brevi cellule attraverso un serratissimo gioco contrappuntisto e poliritmico.
Luigi Lai, maestro indiscusso dello strumento, è riuscito ad architettare assieme ai suoi allievi un bel recital che a partire dal brano più semplice, eseguito dal più giovane dei suoi studenti, arriva al culmine della complessità con un bel ballo a mediana a pippia (una delle “taglie” dello strumento, ognuna delle quali presenta disposizioni diverse degli intervalli sulle due canne).
Il concerto si è svolto anche in un percorso simbolico, si è passati dai repertori religiosi, brani processionali o da eseguire durante le funzioni, più semplici e solenni, sino ad arrivare ai balli che in genere venivano realizzati subito dopo la messa sul sagrato della chiesa. Il maestro di San Vito (CA) ha dato la possibilità a tutti i suoi allievi di esibirsi secondo le proprie capacità, arrivando a concludere la performance con due balli campidanesi, uno eseguito dallo stesso Lai e l'altro dal migliore dei suoi allievi. Interessante anche il rapporto di venerazione tra allievi e maestro, segno della vitalità di un processo di apprendimento orale che ancora oggi si configura come l'unico approccio possibile alla pratica di questo strumento tiranno che richiede, oltre grandi competenze tecniche e mnemoniche, una manutenzione maniacale. Un bel concerto senza amplificazione immerso nel verde del cortile di Casa Cabras e seguito da un pubblico attento ed entusiasta.
Interpreti: Luigi Lai e allievi: launeddas
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