La tuba scintillante

Bob Stewart protagonista al Roccella Jazz Festival

Bob Stewart
Bob Stewart
Recensione
jazz
Roccella Jazz Festival
21 Agosto 2009
Le quattro serate finali nella suggestiva sede del Teatro al Castello sono la parte centrale del Roccella Jazz Festival. Protagonista del terzo appuntamento il grande tubista nero-americano Bob Stewart, già in evidenza, nella prima giornata, come ospite dello scintillante Tubolibre di Gianluca Petrella. Originario del South Dakota, classe 1945, Stewart è forse il miglior suonatore di tuba al mondo. Gli appassionati lo ricorderanno nelle file della leggendaria Brass Fantasy di Lester Bowie, per la quale ha composto uno dei brani più rappresentativi, quel “Nonet” che impreziosisce non poco un album storico come “I Only Have Eyes for You”. Stewart ha il merito di aver superato i limiti del proprio strumento, perchè nelle sue mani la tuba non svolge più la mera funzione di accompagnamento ritmico o di coloritura timbrica, ma acquista una piena dignità solista. La poderosa forza con cui soffia nel dorato marchingegno e la sua straripante tecnica gli permettono non solo di ordire una serie continua di incalzanti riff e ostinati, ma anche di fraseggiare con agilità e addirittura swingare. Per poco più di un'ora il suono grave, luminoso e spesso multifonico della sua tuba si è espanso per la platea roccellese come una sorta di manto incantato. Ad accompagnarlo la pianista-cantante Amina Myers, signora a tutto tondo della musica afro-americana, capace di risvegliare i più ancestrali spiriti africani, e il chitarrista Jerome Harris, raffinato musicista dal tocco staccato e dalle sorprendenti intuizioni musicali. I tre hanno esibito un'intesa perfetta, fondata su un plastico e profondo interplay, e costruito un vero e proprio omaggio cameristico alla grande storia del jazz, dalle più remote radici alle strutture portanti fino al librarsi delle avanguardie. Illuminanti.

Interpreti: Bob Stewart, tuba. Amina Myers, pianoforte e voce. Jerome Harris, chitarra elettrica e voce.

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