La magia balinese
La compagnia di Sebatu porta al MITO la musica, le danze e il teatro di Bali
Recensione
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In principio fu Debussy a rimanere folgorato dal gamelan. Era il 1889 e l'orchestra tradizionale giavanese si esibiva all'Esposizione Universale di Parigi. Fu come un'epifania, la rivelazione di un nuovo mondo musicale fino a quel momento ignoto al compositore francese. Da allora altre orchestre indonesiane sono giunte in Occidente per portare testimonianza della propria specifica cultura musicale. Ma bisogna aspettare sino al 1931 per poter assistere, sempre all'Esposizione Internazionale di Parigi, ad uno spettacolo di musica e danza balinese. In questa occasione sarà il regista e commediografo Antonin Artaud a rimanere estasiato. Ed è proprio ad Artaud che è dedicata la Notte balinese che l'orchestra gamelan, i danzatori e gli attori della compagnia di Sebatu hanno presentato in occasione della sesta edizione di MITO. Ad eccezione di un piccolo flauto di legno, l'orchestra è composta interamente da percussioni, lamellofoni dal suono brillante come gangsa e terompong, a cui si affiancano i tamburi kendang. Il suono è cristallino con una cura impressionante per le sfumature dinamiche. Ma è sulle danze che si focalizza l'attenzione del publico. La perfezione plastica dei movimenti e la purezza delle linee celebrano la bellezza e il fascino femminile nella danza Lengong kraton, la più nota forma d'espressione dell'arte coreutica balinese. Sorprendente il Kebyar duduk, nel quale i danzatori seduti traducono in gesti i suoni e i ritmi dell'orchestra. Ed infine gli attori, che tra costumi sfarzosi, maschere e ventagli hanno portato in scena racconti della mitologia induista. Uno spettacolo che fonde suoni, gesti e parole, che unisce tradizioni antiche a riletture moderne, capace di lasciare ancora oggi il pubblico senza parole.
Note: Organizzazione: MITO Comune: Assago Provincia: Milano Struttura: Teatro della Luna
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