Italoamericani acustici

Quattro sere al Teatro della Corte di Genova con Beppe Gambetta e gli "Italian Americans"

Recensione
world
Acoustic Nights Genova
06 Maggio 2015
Scommessa vinta ancora una volta, per il chitarrista genovese Beppe Gambetta, da tanti anni residente nel New Jersey. Ogni anno Gambetta torna nella sua città in teatro, e propone le serate (stavolta quattro di fila!) della sua Acoustic Night tematica, rischiandosi fortuna e successo dell'evento. Questa è stata la quindicesima edizione, “Italian Americans”, florilegio sul palco di quei virtuosi delle corde che hanno ancora sangue italiano in corpo, figli o discendenti dei milioni di italiani che dovettero emigrare. Come i nonni di Kathy Mattea, splendida cinquantenne star della country music di Nashville meno accademica, i cui nonni piemontesi erano minatori nel Kentucky; come Frank Vignola, giovane solista dalle capacità trascendentali senza mostrare alcuno sforzo apparente, sulla scia dell'italoamericano Eddie Lang; come Vinny Raniolo, polso ritmico di precisione quasi ultraterrena. Gambetta li ha riuniti sul palco, riservando qualche spazio anche al songwriter e chitarrista Jon Vezner, marito di Mattea. Grande e allegra festa della bravura e dell'emozione, al solito, con splendide ballate dalla voce di Kathy, come "Eighteen Wheels and a Dozen Roses", spesso “doppiata” da Gambetta (anche un brano in italiano, com’è tradizione, "Lontano Lontano" di Tenco) e prove strumentali impressionanti: ad esempio nel medley di brani affrontato dai giovani virtuosi di New York in cui "Tico Tico" diventava, a velocità mozzafiato, il tema del [i]Padrino[/i] e poi "Starway To Heaven". Gambetta ha giustamente riproposto l'eredità di Pasquale Taraffo, che portò il virtuosismo delle corde oltre oceano, indagata in dischi ormai “storici”, e proposto il suo flatpicking style ormai a livelli di classe assoluta, senza alcun indizio di freddezza. Il prossimo disco, annuncia, sarà in duo con Tony McManus.

Interpreti: Beppe Gambetta, Kathy Mattea, Frank Vignola, Vinny Raniolo, Jon Vezner

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

world

Racconto dal Premio Parodi 2024, sempre meno "world music" ma sempre più riconoscibile

world

Il progetto Flamenco Criollo ha inaugurato con successo il Festival Aperto 2024

world

Il trio di Afridi Bharti al Teatro Sociale di Gualtieri