Indagini fra le corde
Acoustic Night 13: tre serate con Beppe Gambetta a Genova
Recensione
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Lap steel guitar e ukulele hawaiano, sontuose chitarre “a risuonatore” metalliche o in legno e mandolini. E poi clarinetto, didgeridoo australiano, bouzouki, l'imponente flauto fujara slovacco, banjo e bodhran, Telecaster e basso a dare un tocco di elettricità. A giudicare dal parterre di strumenti, viene da chiedersi quali riserve di tempo in più abbiano certi musicisti, noti nel mondo degli appassionati di note virtuose soprattutto per la padronanza perfetta di un solo strumento. Su questo aspetto Beppe Gambetta, gran virtuoso dello stile flat picking chitarristico ha voluto indagare quest'anno nella sua Acoustic Night (al singolare: ma sono tre date consecutive in un grande teatro, un record di presenze per un concerto apparentemente “di nicchia” come questo). Sul palco s'è portato John Jorgenson (un curriculum ben curioso: da Elton John a Benny Goodman), gran specialista di clarinetti, oltre che di corde, e un amore speciale per lo stile manouche; lo schivo e magnifico Mike Dowling, virtuoso nell'uso della tecnica “slide”; Radim Zenkl, conosciuto quando ancora esisteva la Cecoslovacchia, flautista eccelso oltre che mandolinista. Beppe, che da tempo risiede nel New Jersey, ha un nuovo, eccellente disco da presentare, [i]The American Album[/i], ma in concerto è andato ben oltre: immaginando ogni possibile e sorprendente combinazione musicale, accostando timbri e strumenti diversi, imboccando sentieri ludici ed ironici (tre ukulele assieme e lap steel, con tanto di collana hawaiana al collo per ognuno!), omaggiando New Orleans ("Dr. Jazz") e la Spagna del flamenco. Con un ricordo, anche, per il grande Bob Brozman, maestro delle corde appena scomparso: per lui la toccante "Trying To Get To Heaven".
Interpreti: Beppe Gambetta, John Jorgeson, Mike Dowling, Radim Zenkl
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