Il tango di Bacalov
Il recital del compositore inaugura la stagione del Teatro “Alfieri” di Montemarciano
Recensione
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Dalle bettole più malfamate dei quartieri portuali di Buenos Aires, col tempo il tango si è trasformato in uno spettacolo più intimo, in grado di dialogare con il pubblico silenzioso e attento delle sale da concerto. Ed è in quest’ultima direzione che ha preso forma il recital pianistico del compositore argentino Luis Bacalov, inaugurando la stagione concertistica del Teatro “Vittorio Alfieri” di Montemarciano (An) con il suo “Tango & Around”. Il programma proposto dal musicista prevedeva pagine di Ignacio Cervantes ("3 Danzas"), Isaac Albeniz ("Tango"), Vicente Greco ("Rodriguez Peña"), Atahualpa Yupanqui ("Los ejes de mi carreta"), Angel Villoldo ("El choclo") accanto a rivisitazioni di celebri lavori di Astor Piazzolla ("Invierno porteño", "Libertango"), Carlos Gardel ("El dìa que me quieras", "Mi Buenos Aires querido"), Ennio Morricone ("Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto"), passando attraverso sue composizioni originali ("Baires Concerto", "Sedducciòn", "3 Tanghitudes").
Il concerto è stato realizzato in collaborazione con il Conservatorio Rossini di Pesaro che ha attivato il corso di specializzazione per “Compositore di musiche per colonne sonore da film” promosso dalla Provincia di Pesaro Urbino con il contributo del Fondo sociale europeo e gestito dal Conservatorio sotto la direzione artistica del maestro Bacalov. Durante la conferenza stampa il Premio Oscar ha sostenuto la necessità di una visione della politica culturale che parta dal basso: «Un piccolo Comune che investe in cultura è un bene, auguro che questa realtà possa crescere in un lavoro costante nell’ambito della formazione. Come negli USA, la cultura andrebbe detassata per creare un circolo virtuoso dei finanziamenti».
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