Mille rumori infiniti che diventano suono: ne sono pieni i palchi di tutto il mondo e ogni volta quel rimando all’anima dell’Africa ci tocca sempre ogni corda (in senso letterale, riferito al cuore) lasciandoci un po’ attoniti e insieme incalzati dal ritmo. Che bello sentire solo strumenti a percussione. Battiamo le mani a tempo. Il cerchio si chiude. Poi a casa tutti, che si ascolta Coltrane.
Per Odwalla ogni storia è invece a sé. Puoi aver visto tutti i concerti di questo gruppo dai riflessi madreperlacei e sapere che nulla è scritto, che ogni incontro diventa un momento di festa: suonare insieme scambiandosi persino i ruoli - tra marimbe e djembé e vibrafoni e batterie nobilitate e steel drum - prima di tornare ognuno alle proprie latitudini.
Voluto e creato da Massimo Barbiero, Odwalla è attivo dal 1989 con una formazione di base alla quale si aggiungono di volta in volta ospiti e danzatori: questa volta c’era Famoudou Don Moye, il "battito" dell'Art Ensemble Of Chicago.
Giovedì 11 novembre, al Teatro Giacosa di Ivrea tutti i posti sono occupati da persone in grande aspettativa, del tutto ripagata: Don Moye, privo di parti e di un percorso tracciato, si diverte a seguire il corso del ritmo e l’altro magnifico ospite U.T.Ghandi si sposta talvolta alla marimba, dove improvvisa insieme a Barbiero.
Serata coinvolgente di certo, benché la vera parola chiave di questo concerto sia "sinuoso", per sonorità e per gesti: la danzatrice Sellou Sordet appare sulla scena come un’onda di mare ventoso e ruba la calebasse a Doudu Tourre', mimando con essa la femminilità. Forse sta proprio in questo la grandezza di questo gruppo: rendere concreto e visibile l’immateriale. Un atto percussivo si fa nota, una movenza restituisce l’astratto. Tutto è compiuto e cristallino. Questo è Odwalla.
Interpreti: Massimo Barbiero: marimba, vibes, steel drum and percussions;
Matteo Cigna: vibes, marimba, steel drum, dum dum;
Stefano Bertoli: drums;
Alex Quagliotti: drums, steel drum;
U.T. Gandhi: drums and percussions;
Andrea Stracuzzi: percussions, steel drum;
Doudu' Kwateh: percussions;
Doussu Tourre': dijembé;
Papis Davo: dijembé e kora;
feat. Famoudou Don Moye: drums and percussions;
Compagnia di danza Aziza Daxo dal Benin, coreografo Gerard Diby.