Il ritmo alle radici
Archie Shepp e Dar Gnawa per Aperitivo in Concerto
Recensione
jazz
Torna l'autunno e tornano gli appuntamenti mattutini di Aperitivo in Concerto, fortunatissima rassegna che quest'anno giunge alla ventottesima edizione. Ad aprire le danze sul palco del Teatro Manzoni c'è Archie Shepp, uno dei simboli della musica nera, che torna in Italia con il suo fenomenale quartetto e in compagnia dei Dar Gnawa. «Quello che ci accomuna è l'esperienza della schiavitù»: queste le parole di Archie Shepp quando introduce i Dar Gnawa, quattro musicisti di Tangeri eredi della cultura e della musica degli antichi schiavi neri del Nord Africa. Ma ascoltando i due quartetti interagire e fondersi sullo stesso palco ci si accorge che ben altre sono le caratteristiche che avvicinano la tradizione gnawa a quella afroamericana. La centralità della dimensione ritmica, ossessiva e sincopata, le inflessioni variabili, l'interesse per l'espressione del singolo, che nella cultura gnawa assume le forme di un "assolo" danzato. Il momento più toccante è quando Shepp inserisce un passionale blues a voce sola all'interno di un canto africano, dimostrando, meglio di qualsiasi studio accademico, l'origine comune di queste tradizioni musicali. Del resto il sassofonista mostra un profondo rispetto per la musica dei colleghi africani, facendosi da parte e lasciando a loro la scena principale, riservandosi lo spazio per qualche intervento al vetriolo, sempre nel rispetto del mood originale dei brani. Il pubblico apprezza e si lascia coinvolgere per quasi due ore dai ritmi ipnotici e dal carisma dei Dar Gnawa.
Note: Organizzatore: Aperitivo in Concerto Comune: Milano Struttura: Teatro Manzoni
Interpreti: Archie Shepp: sassofono soprano, tenore e voce; Toma McClug: pianoforte; Wayne Dockery: Contrabbasso; Hamid Drake: batteria; Maalem Abdellah El Gourd: voce, guembri; Abdeljabar El Gourd, Khalid Rahhali, Nour Eddin Toutati: carcabou, voce, danza.
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