Il principe country e la bionda

Una norvegese altissima e biondissima e un kentuckiano con la faccia da sbirro buono e la salopette. È un’accoppiata curiosa, alla vista almeno, quella che chiude la stagione 2009 di Musica 90: Bonnie “Prince” Billy (lo sbirro) e un opening act di livello, Susanna Wallumrod (la bionda), eterea co-titolare del progetto Susanna & the Magical Orchestra. Susanna, al pianoforte, accompagnata da chitarra e batteria, propone un set intenso e curatissimo nei suoni. Brani con cadenze essenziali, sensibilità “jazzy” e avvolgente incedere slowcore. Spicca la cover di “Janitor Of Lunacy” di Nico, e il duetto finale con “Bonnie Billy”(come lo chiama lei, omettendo nella familiarità il titolo nobiliare) sulla bella “People living”. L’artista noto come Bonnie “Prince” Billy (sul passaporto Will Oldham) ribalta il mood della serata, presentandosi con la potente “Nomadic Revery”. In continua alternanza di umori, affiora ora il singer-songwriter raffinato, ora il country rocker “alternativo”, che non teme di farsi epico, secondo gli stilemi del genere. In realtà l’etichetta “alternative”- o “indie” – è ormai per Oldham svuotata di ogni connotazione che non sia ideologica: più che di un country-rock “diverso” – urbanizzato, modernizzato o post-modernizzato che sia – il suo pare essere il naturale sviluppo del genere come lo conoscevamo, da Neil Young a The Band (soprattutto nel modo di gestire i cori, ricercatamente sguaiati) in giù. Il gruppo comunque gira alla perfezione: spiccano la bella violinista/corista/cantante Cheyenne Mize e il drumming in continua variazione di Jim White, dei Dirty Three. Oldham tiene la scena con personalità, strappando facili applausi quando rivela le origini torinesi di sua nonna (pare si chiamasse Ferrero…). Finale con il kentuckiano e la bionda di nuovo insieme per la cavalcata finale verso l’orizzonte (come da cliché).

Interpreti: Susanna Wallumrod; Will Oldham, chitarra e voce; Cheyenne Mize, violino, voce; Emmett Kelly, chitarra e voce; Jim White, batteria; Joshua Abrams, basso.