Il Jazz giovane passa da Foligno

Giunto alla quarta edizione il festival di Foligno si conferma come uno dei più interessanti festival italiani per la particolarità del proprio cartellone, tutto dedicato alle realtà emergenti del panorama internazionale.

Recensione
jazz
Associazione Culturale In Blue Foligno
22 Maggio 2008
La quattro giorni nella cittadina umbra (dal 22 al 25 maggio) - sotto la direzione artistica di Giovanni Guidi, coadiuvato dall’associazione In Blue – ha regalato momenti di ottima musica. In un cartellone ricchissimo, di grande qualità e impossibile da sviscerare completamente, vanno segnalati alcuni musicisti che nonostante l’età sono già solide certezza. Tra gli italiani il sax tenore di Francesco Bigoni che ancora una volta non può lasciare indifferenti per personalità, fraseggio ed intelligenza musicale. Così come l’americano Dan Kinzelman, uno che affonda le basi nella tradizione e che attraverso una personale ricerca si sta ritagliando grande attenzione di pubblico e critica. Poi il batterista Joao Lobo, un nome da annotare sul taccuino e già noto per essere la ritmica del Rava Young Generation e del quartetto dello stesso Guidi: ventisette anni di pura classe. E ancora Giulio Corini, Stefani Senni e tanti altri di cui torneremo a parlare. Ma a Foligno c’è stato modo di assistere anche ad una serie di concerti di musicisti affermati, come quello di Giovanni Falzone con il suo nuovo progetto elettrico presentato in anteprima. Impatto sonoro impressionante e musica che si muove tra rock, contemporanea e jazz: cento minuti per ribadire che Falzone in Italia ha pochi eguali. Così come la Cosmic di Gianluca Petrella, un collettivo di dieci elementi che sta conquistando tutta la penisola, partendo dalla musica di Sun Ra e sviscerando in maniera unica ed irriverente tutta la sapienza compositiva per grandi organici degli ultimi trent’anni. Standing ovation

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