Il feticcio della melodia
Il trio di Giovanni Guidi presenta il nuovo disco per Ecm alla Sala del Rosso di Firenze
Recensione
jazz
Il tour di presentazione di [i]This Is The Day[/i], secondo lavoro del trio di Giovanni Guidi per Ecm, approda alla Sala del Rosso. Guidi è uno dei personaggi centrali dell’ultima generazione del jazz italiano. Curioso, aperto, si avventura in linguaggi avanzati esponendo sempre un forte legame con le avanguardie afroamericane. In trio, con la batteria di João Lobo e il contrabbasso di Thomas Morgan conferma un sodalizio paritario e profondo sia sul piano degli equilibri creativi che della ricerca sonora come elemento di comunicazione emotiva. Il feticcio della melodia affascina Guidi, che ha Jarrett nel proprio dna, tanto quanto lo stesso vorrebbe farlo evaporare; in ogni brano si perpetua il dualismo tra elementi divergenti, il conflitto tra la forma e la sua negazione. Nella data fiorentina la melodia, a tratti con qualche appesantimento, qualche arpeggio di troppo, prevale ma convincono di più i pochi lampi del pianista astratto e percussivo che ama Ornette Coleman e Cecil Taylor. In questa tensione costante i ruoli di Morgan e Lobo sono fondamentali. Il concetto di feeling pare usurato, qui si respira empatia pura. Il batterista sottrae mirabilmente tutto il superfluo, la pulsione ritmica sottintesa e sospesa è contrappuntata da soluzioni sonore inusuali, grumi di rumore. Il tocco di Morgan è enciclopedico, classicheggiante, denso. Architetto di suoni. L’apertura con "The Night It Rained Forever" è fulminante. Un labirinto nebbioso, notturno, dove la traccia melodica emerge incerta e inquieta. In mezzo un "Quizas quizas quizas" che depurato dalla sua trama ritmica diventa un'altra cosa. Con "Trilly var." dai sapori sdolcinati il trio si guarda fin troppo allo specchio. Il bis è un capolavoro: "By This River" di Brian Eno, breve e magico come una poesia letta sottovoce.
Interpreti: Giovanni Guidi: pianoforte; Thomas Morgan: contrabbasso; Joäo Lobo: batteria.
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