Gavino Murgia e il filo di lana
Si conclude "Mediterranuoro", con una riflessione sulle musiche dei pastori di Occidente e Oriente
Recensione
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“Sul Filo di Lana” ha concluso MediterraNuoro, manifestazione itinerante che ha portato in 14 comuni della Barbagia alcuni dei più interessanti nomi della world music del mediterraneo, da Savina Yannatou a Rodrigo Leão, passando per Richard Galliano e l'Orchestre Populaire Mediterranée. Il concerto conclusivo, un progetto originale curato dal sassofonista nuorese Gavino Murgia, ha visto sul medesimo palcoscenico, sulla base della similitudine tra le culture agropastorali da Occidente e Oriente, un ensemble eterogeneo di musicisti di diversa provenienza. Il filo di lana infatti accomuna musiche e popoli molto distanti tra loro. Murgia sceglie di abbinare il canto a tenore della Barbagia, del quale è un interprete riconosciuto e apprezzato, con il Khöömii, il canto di gola della Mongolia, il duduk armeno, le percussioni iraniane, e la vocalità senegalese. “Sul filo di lana” si è trasformato concretamente in un percorso molto efficace, che passa da brani di impronta jazzistica a momenti più rarefatti, caratterizzati dalle struggenti improvvisazioni al duduk di Araik Bartikan. Una parte più vivace, caratterizzata dal coinvolgente Badarà Seck, ottimo griot senegalese assieme ad episodi più ortodossi, come la bella esibizione del tenore Goine assieme alle launeddas di Franco Melis e l'interessante performance del gruppo della Mongolia, guidato dal virtuosismo del cantante Baasandorj Amartuwshin. Nel gran finale i musicisti si sono esibiti collettivamente spaziando tra temi più vicini all'area asiatica per arrivare poi al gran finale, una bella melodia di Gavino Murgia che chiude la colonna sonora del film “Tutto torna” di Enrico Pitizianti. Il concerto è stato accompagnato dalla proiezione di alcune sequenze tratte da film etnografici sul pastoralismo.
Interpreti: * Gavino Murgia: Sax soprano-flauti-voce * Araik Bartikian: Duduk * Badarà Seck: Voce * Bijan Chemirani: Percussioni * Francesco Sotgiu: Batteria-violino * Franco Melis: Launeddas * Marcello Peghin: Chitarre * Salvatore Maltana: Contrabasso-basso elettrico * Tsend-Ochir Uuganbaatar: ih khuur * Baasandorj Amartuwshin?: khöömii voce, tobshuur, percussioni * Yanlav Tumursaihan: moriin khuur, voce * Tserevsamba Sarangerel: joochin, percussioni, voce
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