Fra sudoku e sperimentazione
Il Caterina Palazzi Quartet presenta il nuovo disco "Sudoku Killer"
Recensione
jazz
Continua il tour italiano della formazione capitanata da Caterina Palazzi, che stavolta fa tappa all’Orange Jazz Club, piccolo angolo nel borgo antico di Pistoia. I brani proposti, tutti firmati dalla leader, sono una miscela equilibrata di scrittura e improvvisazione, includendo con facilità jazz, rock, psichedelia e complessità metriche che strizzano l’occhio al mondo della matematica giapponese, di cui la contrabbassista è appassionata. Lei stessa ha spiegato tra un brano e l’altro che «l’idea può sembrare impopolare ma, a mio avviso, la matematica è poesia!». Ovviamente le simpatiche risposte dei presenti non si sono fatte attendere. Nei brani eseguiti, tra cui alcuni inediti, ogni voce strumentale mostra negli arrangiamenti un ruolo ben preciso, creando un mosaico sonoro dove ogni strumento è necessario agli altri. Questo genera parti contrappuntistiche e armonizzazioni complesse che ampliano le possibilità armoniche e timbriche della formazione.
Il sax di Danielle di Majo colora i brani con un suono vellutato e corposo, che si fa rauco ed aggressivo nei momenti più sperimentali, come la chiusura di “Vampiri”. Unico sostegno armonico del combo è la chitarra di Giacomo Ancillotto, che crea una vasta quantità di timbri grazie all’effettistica, in grado di arricchire la tavolozza sonora del quartetto. Il contrabbasso di Caterina Palazzi ha un drive ritmico asciutto e impeccabile e un suono che punta all’elettrico, pur non disdegnando momenti lirici come l’introduzione de “La lettera scarlatta”. Il drumming di Maurizio Chiavaro è ricco di timbriche curate e in bilico tra estremi che spaziano dallo swing al rock. Il risultato è sofisticato e trascinante, merito di una formazione che lavora alacremente e con ottimi risultati alla propria personalità sonora.
Interpreti: Danielle di Majo (sax tenore, elettronica), Giacomo Ancillotto (chitarra elettrica, elettronica), Caterina Palazzi (contrabbasso), Maurizio Chiavaro (batteria).
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
jazz
A ParmaJazz Frontiere il rodato duo fra il sax Evan Parker e l'elettronica di Walter Prati
jazz
Il Bobo Stenson Trio ha inaugurato con successo la XXIX edizione del festival ParmaJazz Frontiere
jazz
Si chiude la stagione di Lupo 340 al Lido di Savio di Ravenna, in attesa di Area Sismica