Colosso in rosso
Sonny Rollins incanta Bologna nell'unico passaggio italiano del tour dei suoi ottant'anni
Recensione
jazz
Il concerto di Sonny Rollins è, per certi versi, una combinazione di fenomeni prodigiosi. Il primo mistero, il più eclatante, è quello della scomparsa dell’età. Le luci si spengono, la figura alta e esile di Rollins entra con passo incerto, avvolto nalla nuvola rossa del suo abito. Se ne percepisce la fragilità. Ma quest’immagine svanisce presto, perché sin dalle prime note lo spettatore è sopraffatto da un altro Rollins: energico, gioioso, audace e determinato. Il tono assertivo e inconfondibile del suo sassofono, il flusso di note con cui insegue senza sosta le trasformazioni di un’idea tematica, la semplicità giocosa con cui si abbandona al canto di una semplice melodia, trasformano il corpo stesso del musicista: Improvvisamente scopriamo di avere di fronte ancora lui, l’energia fatta persona, il Saxophone Colossus di mezzo secolo fa. Ma – e qui interviene il secondo prodigio – all’età di ottant’anni Rollins non ha nessuna intenzione di celebrare il proprio passato glorioso. Insegue una poetica precisa e governa il proprio gruppo con una chiarissima regia: “pochi fronzoli” sembra dire alla sezione ritmica (batteria, congas, basso e chitarra elettrica); niente sofisticazioni armoniche; strutture semplici – quasi elementari – e massima compostezza. È il sassofono tenore di Rollins a guidare la scena, senza distrazioni. Nel suo suono vibrato e potente troviamo la gioia liberatoria del canto; nelle sue improvvisazioni tematiche assistiamo al magico mutare e rigenerarsi di una melodia in forme sempre nuove; fino a quando l’improvvisazione si lancia in voli vertiginosi al di fuori della tonalità, avventurandosi in zone più oscure e avventurose, di coltraniana memoria. La vitalità finisce per essere contagiosa e, nello spazio austero dell’Europauditorium di Bologna, il pubblico alla fine è in piedi, circonda il palco e –quasi incredulo – si ritrova a ballare, incantato da questo mago dell’improvvisazione vestito di rosso.
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