Amori indie

L'edizione invernale del Miami: "Miami Ancora: mostri innamorati attaccano Milano"

Recensione
pop
Rockit.it Milano
04 Febbraio 2012
Si vocifera che mostri innamorati abbiano deciso di attaccare Milano. Innamorati o no, di mostri non se ne vedono, e se Milano è in pericolo noi non ce ne siamo accorti. 4 febbraio. Sono da poco passate le 19, e l’aria che si respira qui agli East End Studios di via Mecenate, cuore mediatico di una Milano magicamente imbiancata e irrigidita da un freddo quasi siberiano, è quello della vigilia di un'epifania. Mancano le lucine, ma l’aria è quella della festa. Rockit fa da madrina a un festival invernale che, forse con un briciolo di presunzione, gioca d’anticipo e ribalta in vetrina formazioni più o meno sconosciute, ingorde d’attenzione. Latita l’organizzazione, costretta all'ultimo minuto. E se sul palco della Casetta di Jack, Area 5, i ragazzi danno il la alla rassegna e infuocano l’atmosfera, il Palco Pertini si prepara alla festa dei “grandi”. Mentre scalda il soundcheck, la creatività si fa colore, stoffe, materiali di recupero e anima l’area expo-market, cuore pulsante dell’intera manifestazione: aggrega, fa allegria, solletica la fantasia e sazia di calore. L’affluenza va a rilento. Lo spazio diffuso degli Studios non è evidentemente la location ideale per casse aperte, eccitazione vocale e elettricità acerba di chitarre distorte. La qualità dell’ascolto ne soffre e, di conseguenza, la fruibilità delle proposte. Sarà un po' diverso quando si saranno guadagnati i pieni. Si lasciano intuire bene, intanto, l’energia ingenua e contagiosa dei Foxhound, la cantabilità performante dei News For Lulu e le distorsioni soffocanti degli Aucan. Entusiasmo di default, e l’appuntamento è rinnovato al prossimo anno.

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