Tjeknavorian alla Sinfonica di Milano
Nuovo direttore musicale
Il ventinovenne Emmanuel Tjeknavorian è il nuovo direttore musicale dell'Orchestra Sinfonica di Milano, che ha appena festeggiato i 30 anni di attività, alla quale deve aver lasciato un ottimo ricordo salendo sul podio nel novembre 2022 (Debussy e Ravel) se la sua elezione lo scorso luglio è stata subito accolta con entusiasmo dall'organico.
Viennese, di famiglia di origine armena - padre direttore d'orchestra e compositore, madre pianista - Tjeknavorian è violinista in carriera da tempo. Ha suonato con Bychkov, Termikanov e alla Scala con Chailly, col quale parteciperà come solista nel prossimo concerto della Filarmonica della Scala in piazza del Duomo a Milano con un programma di musiche per il cinema. Il suo nuovo impegno con la Sinfonica di Milano prevede la direzione di dieci concerti per stagione e la scelta dell'intero cartellone; primo appuntamento il 16 febbraio (replica il 18) con Wagner (la Faust-Ouverture e il Preludio e morte di Isotta) e R. Strauss (la suite dal Cavaliere della rosa e I tiri burloni di Till Eulenspiegels); di seguito il 17 con i giovani dell'organico milanese per La Moldava di Smetana e l'Ottava di Dvorák.
Il 24 gennaio ha incontrato alcuni giornalisti al MAC di Milano (centro Musica Arte e Cultura) per parlare un po' dell'esperienza di violinista e direttore, ma soprattutto della sua intenzione di creare una community attorno alla sua orchestra e appena possibile d'incontrare dei giovani compositori italiani. Tjeknavorian ha modi garbati, quasi timidi, ma nello sguardo denuncia una volontà di ferro e molta ironia quando promette d'imparare l'italiano entro settembre e confessa di portare sempre con sé il suo Stradivari Cremona, come fosse la coperta di Linus. Battute a parte, racconta anche che quando è atterrato la prima volta a Milano si è subito sentito a proprio agio, così come gli orchestrali della Sinfonica.
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