Le "peripezie” dell’OPV

Presentata a Padova la nuova stagione dell’Orchestra di Padova e del Veneto dal direttore artistico Marco Angius

News
classica
L'Orchestra di Padova e del Veneto (Foto Eliseo Arcifà)
L'Orchestra di Padova e del Veneto (Foto Eliseo Arcifà)

Presentata a Padova dal direttore musicale e artistico Marco Angius  la nuova stagione dell’Orchestra di Padova e del Veneto, che dal 12 ottobre 2023 al 23 maggio 2024 sotto il titolo “Peripezie!” in 14 concerti verranno proposti percorsi d’ascolto innovativi con alcuni protagonisti della scena internazionale e affermati interpreti della nuova generazione. Alcuni dei concerti saranno dedicati ai quattro artisti in residenza – il violista e direttore d’orchestra Wolfram Christ, la pianista Leonora Armellini, il violinista Giovanni Zanon e il compositore Luca Antignani – oltre che a nuovi progetti di integrali, un lavoro in prima assoluta e collaborazioni con diverse istituzioni del territorio.

La nuova stagione avrà un’anteprima di prestigio con la partecipazione dell’OPV diretta da Wolfram Christ al Festival di Lucerna il prossimo 3 settembre con un programma che prevede una nuova composizione di Jörg Widmann per viola e orchestra da camera, il Concerto per clarinetto in la maggiore di Mozart e Sabine Meyer solista e la Sinfonia n. 3 di Schubert. L’apertura ufficiale di stagione avverrà il 12 ottobre all’Auditorium Pollini con Wolfram Christ ancora sul podio e il solista Giovanni Zanon in un programma con musiche di Honegger, Beethoven e Dvořák.

Nella nuova stagione troverà posto l’integrale dei 27 Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart con Leonora Armellini al pianoforte e le undici Sinfonie di Malipiero nel cinquantesimo anniversario della morte del compositore veneziano. Entrambi i progetti saranno oggetto di registrazioni discografiche. In tutti i concerti della stagione verranno proposti inediti itinerari d’ascolto con accostamenti spericolati, come i Concerti per pianoforte di Mozart e la Wolfgangerls erste Komposition di Fabio Nieder (26 ottobre 2023) o alcune composizioni di Fausto Romitelli a vent’anni dalla scomparsa. Accanto alle sinfonie di Gian Francesco Malipiero verranono proposti brani di Brahms e Strauss (9 novembre 2023), la Fantasia Corale op. 80 e le musiche di scena per Egmont di Beethoven verranno eseguite con Un sopravvissuto di Varsavia di Schönberg in occasione dei 150 anni dalla nascita del compositore e a cento dalla storica tournée italiana che nel 1924 toccò anche Padova (8 febbraio 2024), la Sinfonia concertante di Haydn con pezzi di Ravel, Stravinsky e Ives (22 febbraio 2023), o ancora la Sinfonia “Incompiuta” di Schubert con una novità in prima assoluta di Luca Antignani (18 aprile 2024). La formula di Tutto in una sera tornerà anche nella prossima stagione con l’integrale dei lavori per pianoforte e orchestra di Robert Schumann con Mariangela Vacatello solista e la direzione di Luigi Piovano (11 gennaio 2024).

Nel nuovo cartellone figurano alcuni tra i più affermati solisti sulla scena internazionale, tra i quali il violinista Pinchas Zukerman (14 marzo 2024), impegnato nella doppia veste di direttore e solista alla viola, il pianista Jan Lisiecki (9 maggio 2024) e la violinista Veriko Tchumburidze (18 gennaio 2024). Frutto della rinnovata collaborazione con il Palazzetto Bru Zane di Venezia sarà il concerto dedicato alle Mélodies per voce e orchestra di Camille Saint-Saëns con il mezzosoprano Marie-Andrée Bouchard-Lesieur e la direzione di Marc Leroy-Calatayud (11 aprile 2024).

La Basilica di Sant’Antonio farà anche quest’anno da cornice al tradizionale concerto di Natale con composizioni da Bach, Locatelli, Haydn fino a Schnittke e Vasks sotto la direzione di Filippo Maria Bressan (13 dicembre 2023).

 

 

 

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Il concerto sarà trasmesso domenica 22 dicembre in diretta su Rai 1 dopo l’Angelus da San Pietro

classica

Nel 2025 Baden-Baden festeggia i 100 anni di Pierre Boulez, il suo cittadino onorario scomparso nel 2016, con una serie di iniziative fino all’estate 

classica

Nuova sede per l’Archivio del Festival di Salisburgo e molti progetti per rendere accessibili e valorizzare i materiali storici della rassegna inaugurata nel 1920