Dedicato all’Italia il Festival delle Nazioni 2023

Dal 23 agosto al 7 settembre a Città di Castello e in Valtiberina

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Sirius Accordion Trio
Sirius Accordion Trio

Protagonista della cinquantaseiesima edizione del Festival delle Nazioni sarà l’Italia, come seconda tappa (la prima era dedicata alla Spagna) d’un progetto triennale iniziato lo scorso anno e dedicato al rapporto che tre grandi paesi europei ebbero con i territori in cui hanno lasciato una forte eredità culturale, cioè – anche se per pudore si preferirebbe non dirlo - con le loro colonie.

Come spiega il direttore artistico Aldo Sisillo, il festival vuole essere “uno sguardo alla musica italiana del periodo che va dalla fine dell’Ottocento fino alla seconda guerra mondiale, con un focus dedicato all’interesse provocato nel mondo della musica dalle politiche di espansione della nostra nazione verso territori che avrebbero dovuto rappresentare un allargamento dell’influenza economica e politica dell’Italia e a quella produzione musicale poco conosciuta dei compositori italiani nel periodo fra le due guerre”. Il presidente Leonardo Salcerini ricorda che c’è anche “una specifica attenzione nei confronti dei musicisti italiani della nuova generazione, nel momento in cui si stanno affacciando alla ribalta dei palcoscenici nazionali e internazionali”, perché “la valorizzazione dei giovani talenti è da sempre una dei punti chiavi della ‘visione’ del Festival delle Nazioni”.

Il concerto inaugurale del 23 agosto esula però da questi temi conduttori del festival e sarà dedicato alla musica del periodo tra quindicesimo e sedicesimo secolo, in occasione dei cinquecento anni della morte del Perugino e del Signorelli, che hanno lasciato diverse loro opere a Città di Castello e nel territorio limitrofo: l’Ensemble Micrologus, uno dei migliori gruppi specializzati nella musica di quel periodo, accosterà autori anonimi al sommo Josquin Desprez.

È invece strettamente attinente al tema del festival Inquietudini ruggenti,  un nuovo spettacolo di parole e musica, che il 24 racconterà gli anni dell’inizio del colonialismo italiano, con testi a cura di Caterina Casini e Fabio Mangolini e musiche composte per l’occasione da Mattia Novelli. Il giorno successivo l’Umbria Ensemble eseguirà musiche strumentali italiane del periodo tra le due guerre mondiali, svariando tra futurismo e passatismo, con brani notissimi di Puccini e Mascagni, poco noti di Alfredo Casella e rarissimi di Balilla Pratella e Franco Casavola. Il 26 è in programma un concerto vocale in collaborazione con l’Accademia internazionale d’arte lirica di Osimo, che proporrà romanze da camera e canzoni d’autore di quello stesso periodo, alternando grandi musicisti quali Pizzetti, Respighi e Castelnuovo-Tedesco a canzoni dialettali permeate di ironia nei confronti della politica coloniale italiana. Il 30 sarà divertente riascoltare la musica leggera italiana degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta nell’interpretazione della Papillon Vintage Swing Band, che proporrà alcune delle canzoni di maggior successo di quegli anni, da Quel motivetto che mi piace tanto  a Nel blu dipinto di blu,  passando per Baciami piccina  e Bellezza in bicicletta.

Il concerto dell’1 settembre sarà un omaggio all’importanza di Casella nella vita musicale italiana nei primi decenni del Novecento, con il suo impegno a far sì che il nostro paese entrasse in contatto con un più vasto contesto internazionale: il duo pianistico Alberto Miodini - Pierpaolo Maurizzi eseguirà i suoi Quattro film musicali e la sua trascrizione per pianoforte a quattro mani della Sinfonia n. 7  di Mahler, a testimonianza della sua precoce intuizione del valore di questo compositore.

Il giorno seguente l’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Stefano Seghedoni farà ascoltare - dopo la popolarissima Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”  di Dvorak - alcuni brani sinfonici di Elena Barbara Giuranna, Adriano Lualdi, Guido Pannain e Francesco Santoliquido, inneggianti alle imprese coloniali italiane: è un capitolo della musica italiana che si è preferito dimenticare ma che sarà interessante scoprire.

 Si potrà ascoltare anche una voce dell’altro campo, perché il 29 agosto l’Atse Tewodros Project e la scrittrice e performer italiana di origine etiope Gabriella Ghermandi presenteranno brani della musica tradizionale etiope, combinati in stile jazz, includendo anche canzoni della resistenza etiope contro l’esercito invasore italiano.

Una sezione del festival - come già accennato - sarà dedicata a giovani interpreti italiani affermatisi in importanti concorsi negli ultimi anni. I primi a salire sul palco, il 26 agosto, saranno i fisarmonicisti del Sirius Accordion Trio, che proprio a Città di Castello ha vinto nel 2022 il Concorso Alberto Burri e che eseguirà musiche di Schnittke e di altri compositori dell’est europeo, dove la fisarmonica sta conoscendo un rinascimento. Il 27 il Trio Aeonium, anch’esso segnalatosi al Concorso Burri, suonerà musiche di Beethoven, Ravel, Casella ed Ada Gentile e una prima italiana di Girolamo Deraco. Il 29 il Trio Rigamonti, premiato in vari concorsi nazionali ed internazionali, eseguirà tra l’altro Giorgio Federico Ghedini e una composizione in prima assoluta di Francesco Cerrato. Il 28 agosto e il 3 settembre si potranno ascoltare due astri nascenti del firmamento musicale italiano e internazionale: il violinista Giuseppe Gibboni, vincitore del Concorso Paganini di Genova, e il il pianista goriziano Alexander Gadjiev, secondo premio al Concorso Chopin di Varsavia. Il 4 il Trio Hermes accosterà Schumann e Pizzetti.  

A chiudere il festival sarà il 7 settembre la prima esecuzione assoluta di Ciondolino,  opera da camera di Stefano Garau, su un libretto di Enrico Paci – impegnato anche come voce narrante – liberamente ispirato al racconto del giornalista ed educatore Luigi Bertelli, noto con lo pseudonimo di Vamba: la produzione coinvolgerà musicisti professionisti ma anche il sistema scolastico musicale di Città di Castello, offrendo ai giovani l’occasione di inserimento in una produzione di teatro musicale.

Qui il programma completo https://www.festivalnazioni.com

 

 

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