45 anni di Folkest
Dal 15 giugno al 3 luglio torna a San Daniele e in varie località del Friuli Folkest
Sono passati 45 anni da quando, all’indomani del terremoto in Friuli, un gruppo di giovani friulani metteva insieme il progetto di un festival dedicato alle musiche di tradizioni. Si chiamava Fieste di chenti.
– Leggi anche: Quattro decenni di Folkest
Sono passati 45 anni e Folkest – come si è poi chiamato quel festival – è un punto di riferimento per la programmazione estiva del Nordest, sempre con la direzione artistica di uno di quei giovani, ormai meno giovane – Andrea Del Favero. Intanto, è anche diventato uno dei luoghi in cui si ritrova ogni anno la “scena” che gravita intorno alla world music e al folk italiano, con significative aperture verso l’altro lato del confine e una dimensione compiutamente europea (o forse mitteleuropea, nel senso migliore).
Per l’anniversario, Folkest ritorna in quella che fu la sua prima sede – San Daniele (ma ovviamente la programmazione lo porterà in numerosi comuni della regione e a Udine per alcuni eventi maggiori) – e dal 15 giugno al 3 luglio mette insieme un programma di tutto rispetto.
Fra i nomi di cartello 99 Posse, Nuova Compagnia di Canto Popolare (che riceverà il Premio Folkest – Una vita per la musica), Xavier Rudd, Riccardo Tesi con il suo nuovo Elastic Trio, Mauro Palmas e Luigi Lai, Scarlet Rivera, Elena Ledda, Dina Staro e moltissimi altri.
Da segnalare anche il concerto di Randy Brecker con l’Orchestra dell’Accademia Musicale Naonis diretta da Valter Sivilotti, il 7 agosto al Castello di Udine, ed Enrico Ruggeri a Capodistria.
Oltre alla programmazione “normale”, tornerà poi il Premio Cesa, giusto alla sua diciannovesima edizione e dedicato ai nuovi progetti musicali in grado di valorizzare le radici e il territorio. Nel primo weekend di luglio si potranno dunque ascoltare Femina Ridens, Luarte Project, Dimotika, Grama Tera, Yerba Buena Trio e Yaràkä, selezionati dagli organizzatori in varie parti d’Italia nel corso delle semifinali.
A questi gruppi si aggiungeranno poi altre nuove proposte nazionali e internazionali pensate in forma di showcase festival, a beneficio dei numerosi operatori da tutta Europa che prendono parte al Folkest. Fra i nomi coinvolti, Alvise Nodale dal Friuli, Linda Rukaj dall’Albania e Cuerdas y teclas dalla Spagna, Dettori e Moretti da Lombardia e Sardegna, Triana y Luca da Lussemburgo e Messico, Weryhora dalla Polonia, il Duo Gaudio Pace dalla Calabria, La Quadrilla dal Piemonte e i Corte di Lunas dal Friuli, Alessandro D’Alessandro dal Lazio, Jig Robots da Italia e Slovenia, i Sordi e METE.
Tornano anche i Folk Clinic, spazi di approfondimento curati con la collaborazione di Maurizio Bettelli e Michele Gazich: ci saranno fra gli altri Riccardo Tesi in un workshop sull’organetto, Dina Staro, Elena Ledda, Marco Ongaro a parlare di songwriting e molti altri.
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
La rassegna chiude con Scotch Rolex e la percussionista sud-coreana Shin Hyo Jin
Fino al 21 ottobre a Genova la trentaduesima edizione del Festival del Mediterraneo