Mito all'italiana
Il festival delle due città dal 4 al 19 settembre avrà solo artisti italiani
80 concerti tra Torino e Milano, ma a Torino (per le disposizioni della Regione Piemonte) gli spettatori possono essere solo 200, mentre a Milano sono 600, e così i concerti serali torinesi raddoppiano: uno alle 20 e replica alle 22,30.
Questa è una delle tante novità della quattordicesima edizione di Mito Settembre Musica dopo la pandemia: i concerti dureranno circa un'ora senza intervallo, i prezzi sono popolarissimi (10 euro per i concerti serali, ma i nati dal 2006 pagano solo 5 euro) e i musicisti sono tutti italiani. «La scelta deriva dal fatto che c'è un problema con la chiusura delle frontiere – spiega il direttore artistico Nicola Campogrande –ma è prevalentemente una scelta etica: abbiamo scelto musicisti e lavoratori dello spettacoli italiani per venire incontro a chi per troppi mesi è stato fermo».
Si parte il 4 settembre al Teatro Regio di Torino con l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da Daniele Rustioni e la violinista Francesca Dego come solista per pagine di Rorem, Cajkovskij, Dvorak. Il tema del Festival è "Spiriti" e il primo concerto si intitola "Futuro", mentre l'ultimo, il 19 settembre al Dal Verme di Milano si intitola "Cinema" e propone brani di Brahms, Borodin, Cajkovskij, Sostakovic, con l'Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Sesto Quatrini con Giuseppe Albanese (pianoforte) e Sandro Angotti (tromba).
Tra gli altri ospiti i violoncellisti Sollima, Dindo, Brunello, i pianisti Lucchesini, Lupo, Arciuli, Gamba, Cabassi, Gorini, Canino e Ballista. Tra i direttori Dantone con l'Orchestra dell'Accademia del Santo Spirito, Mariotti con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Alessandro Cadario con i Pomeriggi Musicali, Federico Maria Sardelli con Modo Antiquo.
Tutto il programma sul sito di MITO - Settembre Musica