Addio a Ginger Baker

È morto a 80 anni Ginger Baker, batterista dei Cream e dei Blind Faith, tra i più influenti della storia del rock

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Ginger Baker

È morto oggi a Londra Ginger Baker. Aveva 80 anni.

Peter Edward Baker, detto "Ginger", nasce nel 1939. A partire dalla fine degli anni cinquanta è attivo sulla scena londinese del jazz, ma è soprattutto con i primi anni sessanta – e con lo sviluppo del blues revival nel Regno Unito – che Ginger Baker si impone tra i batteristi di spicco del nuovo blues britannico.

Suona con il Graham Bond Quartet, e poi – dalla metà degli anni Sessanta – lega il suo nome a quello dei Cream, trio che completa con Eric Clapton alla chitarra e Jack Bruce al basso. I Cream impongono una formula – quella del power trio di virtuosi, con ampio spazio al solista (in questo caso Clapton) ma con una sezione ritmica altrettanto creativa – che diventerà centrale nel rock inglese e americano, da Jimi Hendrix a Emerson Lake & Palmer.

Dopo l'esperienza dei Cream Baker è, ancora con Clapton, nel supergruppo Blind Faith, con Ric Grech al basso e Steve Winwood alle tastiere. 

Negli anni settanta la carriera di Ginger Baker procede con diversi progetti a suo nome (fra cui la Ginger Baker's Air Force). All'inizio del decennio, Baker fonda uno studio di registrazione in Nigeria, a Lagos, dove incide – fra gli altri – insieme a Fela Kuti: la vicenda è narrata in Ginger Baker in Africa, film-documentario del 1971.

La carriera di Baker prosegue anche nei decenni successivi, tra progetti di area più jazz-fusion (ricordiamo il trio con Charlie Haden e Bill Frisell) e ritorni al rock, ad esempio nella collaborazione, a inizio ottanta, con gli Hawkwind.

Il suo stile energico, derivato dal jazz, virtuoso ed esuberante, hanno fatto di Ginger Baker uno dei batteristi più influenti della generazione "storica" del rock, citato come modello da innumerevoli musicisti, dal blues al metal.

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