Addio a Charles Aznavour
Muore a 94 il decano degli auteur-compositeur-interprètes francesi
Era nato a Parigi nel 1924 Chahnourh Varinag Aznavourian, figli di immigrati armeni sfuggiti al genocidio. Da subito – dal suo debutto, bambino, sui palcoscenici francesi – aveva accorciato il suo nome in Charles Aznavour, centrando i primi successi già nell'immediato dopoguerra, grazie a Edith Piaf. La sua carriera decolla negli anni cinquanta e poi sessanta, come autore per altri ("Je hais le dimanche" per Juliette Gréco, ad esempio) e per se stesso, con brani come "Il faut savoir", "For me formidable", "Que c'est triste Venise", "La bohème".
Attivo fino a tempi recenti (a giugno si aveva avuto notizia del suo precario stato di salute, che lo aveva costretto ad annullare gli ultimi concerti), Aznavour è stato uno dei giganti della canzone francese e mondiale. Con lui se ne va l'ultimo protagonista di quel movimento di autori e interpreti che, nel dopoguerra, cambiarono le sorti dell'arte della canzone, portandola da "musica leggera" a forma d'arte riconosciuta.
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