Addio a Mario De Luigi

Giunge inattesa la notizia della morte di Mario De Luigi, giornalista e studioso, già direttore di Musica e Dischi dal 1968 alla sua chiusura in anni recenti, tra i protagonisti della storia della canzone in Italia nel secondo Novecento. Lo comunica il Club Tenco, di cui fu uno dei primi animatori fin dalla prima edizione della Rassegna della canzone d'autore di Sanremo nel 1974, con una breve nota.

Notizia drammaticamente improvvisa e inaspettata, per quanto le sue condizioni di salute non fossero delle più rassicuranti. Se ne va un compagno di strada della prima ora, con cui si è condiviso molte delle pagine più intense e significative della nostra storia. Giornalista, autore e editore, ha rappresentato il punto di collegamento insostituibile tra le esigenze dell’industria editoriale e discografica e la libera realizzazione del movimento della canzone d’autore. 

Mario De Luigi aveva esordito ancora adolescente come giornalista sulle pagine di Musica e Dischi, rivista diretta e fondata dal padre Mario De Luigi Senior a Milano nel 1945 e da subito divenuta punto di riferimento obbligato del mercato musicale nel nostro paese (una specie di versione italiana di Billboard). All'improvvisa morte del padre nel 1968 De Luigi, ventiquattrenne, ne assume la direzione, che manterrà ininterrottamente fino al 2014, anno in cui la rivista cessa la sua attività. 

De Luigi è stato anche fra i più importanti storici della discografia italiana: il suo libro L'industria fonografica in Italia rimane il punto di riferimento ancora oggi per molti studiosi. Attivo anche negli ultimi anni, rientrato nel direttivo del Club Tenco dopo una lunga lontananza, aveva promosso e organizzato durante l'ultima Rassegna della canzone d'autore nello scorso novembre il congresso Cantautori a scuola.