Criolo, samba contro i bambini viziati

Il rapper brasiliano pubblica un aspro disco di samba di denuncia contro il governo di Temer

Criolo Espiral de Ilusão
Disco
world
Criolo
Espiral de ilusão
Oloko Records
2017

28 maggio spiaggia di Copacabana: c’è anche Criolo nell’imponente manifestazione che chiede "Diretas Já" (elezioni subito). Prima di lui, a dar voce allo spirito popolare dei manifestanti, una bella collana di "sambas clássicos" interpretati da artisti di spicco: Otto, Teresa Cristina, Mart’nália, Pertinho da Serrinha, Mosquito. Criolo non si tira indietro e intona il suo samba, condiviso da aprile attraverso i social: "Meninos mimados".

Il messaggio a chi illeggittimamente oggi governa il Brasile non potrebbe essere più esplicito fin dalla prima strofa: "Non accetto, non capisci". Quando arriva al ritornello, cantano insieme a lui migliaia di persone: "Meninos mimados não podem reger a nação" ("bambini viziati non possono governare la nazione").

L’idea iniziale del cantante, a cui guarda tutto l’hip hop brasiliano, era di limitarsi a pubblicare quest’unico samba per dar corpo alla sua critica sociale e politica dopo un anno di pessima gestione del potere del governo Temer. Per fortuna non si è fermato lì ed insieme ai produttori Daniel Ganjaman e Marcelo Cabral ha messo in fila dieci canzoni nel cd Espiral de ilusão, voce, cavaquinho, percussioni e, quando ci vogliono, chitarra a sette corde e fiati. Tradizione, liriche attuali e capacità di dialogare con i colleghi più contundenti, da cui sa anche prendere a prestito i versi, come per "Foco, força e fé" (concentrazione, forza e fede), di Projota.

La copertina del cd porta un figura composta da diverse forme geometriche colorate, opera del grafico Elifas Andreato. Nel libretto Criolo scrive: «Il samba non viene quando lo vuoi tu, ma quando il tuo cuore è pronto». In un recente dialogo con Jeza da Pedra, Criolo ha raccontato come gli capiti di dare voce ai suoi sentimenti attraverso brani samba fin dal 1997: «ma erano episodi isolati – ricorda – non una costante come sempre è stato il rap. Eppure, in tre, quattro momenti della mia vita ho avuto l’audacia di scrivere alcuni samba, soprattutto perché in questo modo veniva la mia poesia e non l’ho mai repressa. Sono brani totalmente dedicati al mio quartiere», paesaggio urbano «visibile in brani come "Filha do Maneco", "Hora da decisão" e "Cria de favela" che raccontano il Jardim das Imbuias nel distretto sud di Grajaú, nel cuore di São Paulo. In particolare, sono legati alle memorie di famiglia e ai suoi genitori, la madre, autodidatta, divenuta insegnante e il padre, operaio metallurgico con turni di dieci-dodici ore al giorno, con la passione per i samba cantati da Martinho da Vila e Moreira da Silva.

I trentadue minuti di Espiral de ilusão scorrono intensi e leggeri come per i migliori repertori samba, e mettono voglia di riascoltare testi e musica, densi di idee e aperture melodiche e poetiche. Com’è abitudine, il disco è liberamente ascoltabile e scaricabile dal sito di Criolo.

Il tour ufficiale di Espiral de ilusão, per ora solo brasiliano, è cominciato in casa, nella Citibank Hall di São Paulo il 24 giugno: arriverà anche in Europa?

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