Cuneo-Cagliari andata e ritorno
Debutta al FolkClub di Torino l'incontro fra Elena Ledda e il Duo Bottasso
Recensione
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Fanno gara a chi si dice più onorato della collaborazione dell’altro, Elena Ledda e il Duo Bottasso, per la prima volta insieme dal vivo per un concerto intero, sul palco del FolkClub di Torino. Non sono complimenti sabaudi (nel senso più vasto del Regno di Sardegna, in questo caso). Da una parte, il giovane duo cuneese non può che gradire la collaborazione e l’endorsement di un’autorità della “musica mediterranea” come Elena Ledda, una delle più belle voci (non solo sarde) in circolazione, da tempo nominata “madrina” dei fratelli Bottasso. Dal canto suo, la Ledda – e non è, ancora, una dichiarazione rituale – ha compreso ben più di altri musicisti del folk revival “storico” l’importanza del confronto con le nuove generazioni, e sa porsi alla pari con i più giovani compagni di viaggio.
Il risultato, nonostante si tratti di una prima, è di altissimo livello. Dalla sala si percepisce il divertimento sul palco, e il concerto scorre piacevole.
Il percorso del Duo Bottasso appare già proiettato ben oltre le ottime cose già lasciate intravedere dal disco di debutto, [i]Crescendo[/i]. Si sente, specie nei pezzi più suonati, l’influenza forte di Banditaliana, amplificata dalla presenza come ospite del percussionista Gigi Biolcati, e il contesto live induce ad allargare di più alcuni interventi solistici, ma il lavoro di “scavo”, di ripulitura, di sintesi, sull’arrangiamento che si intuisce in alcuni brani, specie nella prima parte del concerto, e che a tratti sembra quasi portare le coordinate del trio in direzione ECM (inteso come complimento), fa davvero ben sperare per il futuro. In repertorio brani occitani (“Lou mau d’amour”), sardi (la magnifica “Ruzaju” in versione strumentale, dal repertorio della Ledda con Andrea Parodi) e “senza terra”, come la toccante “Cosa faresti se non avessi paura?”, dedicata a “Mammo” Inaudi, bassista degli Abnoba recentemente scomparso in un incidente.
Interpreti: Elena Ledda: voce; Simone Bottasso: organetto; Nicolò Bottasso: violino, tromba; Gigi Biolcati: percussioni.
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