Le vie dei canti di Parker

Ad Aperitivo in Concerto la prima europea del nuovo progetto del contrabbassista, con il poeta David Budbill

Foto Marco Ferullo
Foto Marco Ferullo
Recensione
jazz
Aperitivo in Concerto Milano
17 Novembre 2013
Prima europea e unica data italiana del nuovo progetto in quartetto del poliedrico e impegnato contrabbassista afroamericano William Parker, da decenni indiscusso protagonista della scena musicale newyorkese. Il suo sontuoso assieme, completato dai mille colori percussivi del superlativo Hamid Drake alla batteria, dai fiati del preparato Lewis Burns alla tromba (stilisticamente sospeso tra un Kenny Dorham e un Don Cherry), e del più esperto Bob Brown al sax alto (già collaboratore di attuali artisti di rilievo come Matthew Shipp e Craig Taborn, ma anche di storici maestri della ricerca, come Anthony Braxton, Butch Morris e Bill Dixon), ha mirabilmente interagito con le suggestive e intelligenti liriche del poeta bianco David Budbill. Nativo della glaciale e industriale Cleveland (Ohio), classe 1940, Budbill si è da tempo trasferito, come una sorta di novello Henry D. Thoreau, nelle più accoglienti, anche se isolate, campagne del nord Vermont, concedendosi ogni tanto una puntatina a New York, per suonare «con questi pazzi musicisti jazz, tutti di diverse sfumature di pelle e nazionalità». La sua è una poesia colta e illuminata, spesso incantata, non elusiva o criptica, sospesa tra un naturalismo spirituale, complice anche la fascinazione di Budbill per le culture orientali, un certo realismo, coniugato ad un profondo sguardo critico di stampo antimperialista, e un positivo “esistenzialismo”, diremmo epicureo («domani saremo ossa e cenere», «Su, dolcezza, andiamo a ballare finché abbiamo i piedi»). Al Teatro Manzoni il suo canto, quasi un estatico inno alla pluralità di voci che compongono il variegato coro del creato, si è intrecciato armonicamente con la consapevole musica di un quartetto, capace di custodire “le vie dei canti” di chatwiniana memoria

Interpreti: William Parker - double bass; Lewis Burns - trumpet; Bob Brown - alto sax; Hamid Drake - drums, percussions; David Budbill - lyrics.

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