Inquietudini norvegesi
Christian Wallumrød torna a Novara Jazz con il progetto Dans Les Arbres
Recensione
jazz
Clarinetto, pianoforte, chitarra e percussioni. Un organico tutto sommato comune. Ma la musica dei Dans Les Arbres sfida ogni percorso consolidato e va oltre le più fantasiose aspettative. Nato nel 2004, questo quartetto franco-norvegese ha raggiunto il successo nel 2008 con la pubblicazione dell'omonimo [i]Dans Les Arbres[/i], un sorprendente esordio targato Ecm. A Novara il gruppo ha presentato brani tratti dall'ultimo album [i]Canopée[/i] - in uscita sempre per la Ecm - che non si discosta molto dal disco precedente. Se il primo lavoro esplorava stati d'animo spenti e plumbei, ora la musica cerca di rappresentare l'indefinito, dando forma a nebbie, fumi, vapori. Un unico ampio movimento, una lunga suite di immagini immobili immerse in una profonda e serena inquietudine. Abbandonati i concetti di forma, struttura, armonia, l'interesse si sposta verso il puro suono concepito in tutta la sua portata espressiva, travalicando la frontiera che lo separa dal rumore. Espliciti i richiami a John Cage e a Morton Feldman nella critica al concetto di composizione, nell'attenzione al vuoto, nell'esplorazione timbrica ottenuta anche attraverso un uso non convenzionale di strumenti come pianoforte, chitarra o banjo, rigorosamente "preparati". Anche l'improvvisazione, che muove l'intera performance, nel suo negare l'espressione individuale dei singoli musicisti, ripercorre più la tradizione accademica che le esperienze del jazz radicale. Perfetto in questa veste Christian Wallumrød che, con grande sorpresa del folto pubblico, mette da parte la sua accesa personalità diventando un semplice ingranaggio della macchina musicale. Una performance eterea, carica di tensione ed energia. Un percorso sospeso verso territori sconosciuti.
Note: organizzatore: Novara Jazz comune: Novara provincia: NO struttura: Auditorium Istituto Musicale Brera
Interpreti: Xavier Charles: clarinetto, armonica; Ivar Grydeland: chitarra elettrica & banjo; Christian Wallumrød: pianoforte preparato, armonium; Ingar Zach: gran cassa e percussioni
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