Vecchio e nuovo Nexus
La forza dirompente della musica afroamericana raccontata a Firenze
Recensione
jazz
Il concerto dei New Nexus sul palco del Pinocchio Live Jazz a Firenze è uno di quegli eventi che, con un pizzico di retorica, a caldo ti fanno dire...:"io c’ero!" Ma così è. Quando ascolti una formazione che racconta con passione, energia, straordinaria capacità comunicativa la storia di una musica viva e pulsante non puoi che sentirti un privilegiato. Il percorso dei Nexus, lungo trenta anni, è contrassegnato da un ciclo di progetti concepiti come laboratori dove elaborare tradizione e avanguardie afroamericane. Il quintetto New Nexus ascoltato a Firenze ne è una sintesi esemplare, forse irripetibile. I meriti di Tononi e Cavallanti vanno oltre l’aver mantenuto negli anni, tra non poche difficoltà, accesa questa luce. Hanno indicato ad una schiera di musicisti di generazioni diverse la strada maestra senza la quale non si va da nessuna parte. Silvia Bolognesi, Achille Succi e Emanuele Parrini la percorrono oggi alla grande, mettendo talento strumentale e creatività prorompente al servizio di una forte testimonianza di appartenenza. La polifonia delle origini, il sapore popolare, la traccia blues, il dialogo nel gioco domanda risposta, gestualità, sensualità, primitivismi e raffinatezze sublimi, swing e poliritmie, gusto della forma e della sua dissoluzione, gioiosità e inquietudini nelle libere improvvisazioni. I Nexus contrappongono tutta questa ricchezza a chi tenta di appropriarsi, in nome degli stili, di pezzi della storia del jazz, abbracciano in una visione totale tutte le articolazioni di un corpo unico che sezionato non darebbe più frutti. Formazione che dovrebbe suonare tutti i giorni non solo come testimone ma anche come forza innovatrice di una musica che, anche grazie a loro, non morirà mai.
Interpreti: Tiziano Tononi batteria, percussioni - Daniele Cavallanti tenore - Achille Succi alto, clar. basso - Emanuele Parrini violino - Silvia Bolognesi contrabbasso
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