Un americano a Napoli
John Turturro ha presentato a Venezia il suo documentario sulla canzone partenopea
Recensione
world
Al Festival del cinema di Venezia John Turturro ha portato il suo film musicale "Passione - A music adventure", viaggio attraverso la canzone napoletana. Secondo l'attore-regista italo-americano, Napoli è il più grande juke-box del mondo e quindi si diverte a scoprirne il funzionamento, a mostrare qualche testimonianza storica presa da trasmissioni televisive (manca purtroppo Murolo), soprattutto a raccogliere interviste e naturalmente registrazioni realizzate ad hoc, in giro per le piazze, i palazzi, nei locali. Tutto questo
con aria svagata, mosso da curiosità da visitatore occasionale, estraneo, il che non lo esime talvolta dal rischio dell'oleografia, ma in compenso permette di scoprire suoni, gesti, immagini che crediamo di conoscere, ma in realtà non vediamo né ascoltiamo per abitudine e distrazione. Nel film la parte del leone la fa Peppe Barra col meticciato di "Tammuriata nera" (straordinaria la voce di M'Barka Ben Taleb) e la squinternata sceneggiata su "Don Raffaé", ma anche con le sue analisi di etnomusicologo. Presenti inoltre gli Avion Travel, la star portoghese Misia, Angela Luce, Massimo Ranieri con Lina Sastri nella sceneggiata di "Malafemmena", il sax e la voce di James Senese (nero partenopeo doc), i Bottari con Enzo Avitabile e tanti altri. Nella chiesa barocca del Pio monte della Misericordia, compare invece Fausto Cigliano con la sua chitarra, impegnato in "Catarì", con alle spalle il grande Caravaggio delle Sette opere di Misericordia. Mentre Turturro per sé ha riservato una sgangherata apparizione come ballerino nella divertente sceneggiata su "Caravan Petrol", che un Fiorello arabeggiante canta nella solfatara di Pozzuoli.
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
world
Racconto dal Premio Parodi 2024, sempre meno "world music" ma sempre più riconoscibile
world
Il progetto Flamenco Criollo ha inaugurato con successo il Festival Aperto 2024