Zorn nel labirinto delle immagini
Electric Masada "Essential Cinema" all'Arena del Sole di Bologna per Angelica 2010
Recensione
jazz
L’amore di Zorn per il cinema è cosa nota, basterebbe sottolineare il peso dei suoi “Filmworks” all’interno di una discografia vastissima. Il sassofonista e compositore americano va a cercare gli aspetti più fascinosi e sorprendenti della filmografia sperimentale, ricercatore di suoni a caccia di ricercatori di immagini. Per il nuovo capitolo di questo percorso “Essential Cinema”, Zorn presenta il suo rodato Electric Masada, formazione variabile, creativa e malleabile che gli permette qualunque esplorazione. Palco al buio, Zorn seduto dirige mentre le immagini scorrono tremolanti alle spalle del gruppo. Su “Rose Hobart” (1936) di Joseph Cornell, rimontaggio visionario e seducente di “Est of Borneo” (1931) di George Melford, la formazione si lascia andare ad un lungo pedale medio-lento dove vengono accumulati accenti e colori da parte di Ribot, Wollesen, Saft e Baptista. Su “Oz: The Tin Woodman’s Dream” (1967) di Harry Smith, singolare lungometraggio di animazione, la parte del leone la fa l’elettronica di Ikue Mori. Zorn finalmente imbocca l’alto su “Aleph” (1956-66) di Wallace Berman, film astratto dai ritmi mozzafiato, ed esplode una musica straordinaria. Quasi dieci minuti di improvvisazione totale, in trio con Baron e Dunn, Zorn espone in un linguaggio ornettiano un caleidoscopio inesauribile di trovate, suoni strozzati e inudibili che si fondono in modo impeccabile con le immagini. “Trasfigured Time” (1946) di Maya Deren, dal taglio onirico dove i corpi aleggiano nello spazio, vede una ricca interazione tra l’elettronica e il sapore etnico delle percussioni. Con inaspettata generosità la formazione concede poi tre bis, in pratica un secondo set pieno di energia, ambientazioni jazz-rock, spiritualità klezmer, a tratti pura violenza fonica.
Interpreti: Marc Ribot chitarra elettrica - Jamie Saft tastiere - Trevor Dunn basso el. - Joey Baron batteria - Kenny Wollesen vibrafono - Cyro Baptista percussioni - Ikue Mori elettronica - John Zorn sax alto, direzione
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