Ballare con la tradizione
A Salerno convegni e stage sulla tammurriata
Recensione
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L’articolato appuntamento promosso dall’Associazione Daltrocanto, ospitato nell’Ostello situato nel cuore storico di Salerno, ha offerto confronti tra studiosi, giornalisti, amministratori pubblici, musicisti, costruttori di strumenti sul senso della ripresa delle musiche di tradizione orale, ma anche sulle opportunità occupazionali offerte dalla valorizzazione del patrimoni culturali immateriali. Insomma, molteplici i motivi d’interesse della manifestazione rispetto a quanto espresso dal suo mero titolo, che il venerdì ha permesso di ammirare le chitarre battenti dei costruttori Pasquale Scala di Praiano, Domenico Campitiello di Stio, Alfonso Toscano di Roma. Protagonisti dei flash musicali, conviviali ma intensi, i battentisti Marcello Vitale, dalla notevole tecnica strumentale, Gianluca Zammarelli, giovane erede della tradizione del canto cilentano, e lo stesso Campitiello. Sabato dedicato agli aerofoni a sacco, con la proiezione del bel documentario di Rossella Schillaci “Pratica e Maestria” (edito da Nota) sui fratelli Forastiero di Lauria e numerose esibizioni di giovani e anziani suonatori popolari, portatori di differenti stili esecutivi e repertori. Da Pietro Citera di Massicelle a Carmine Carbone di Colliano, dal quintetto di Caggiano (3 zampogne, ciaramella, ciaramella doppia) alla coppia Raffaele Sabatella e Vincenzo Sacco di Polla, dai calabresi Daniele Mazza e Francesco Serratore ai suonatori della peculiare zampogna di Panni nella Daunia. Un folto pubblico ha animato nel chiostro la festosa serata domenicale centrata sulla tammurriata. In mostra i tamburi di Paolo Simonazzi, ‘ O Lione, Tonino ‘o stocco e Zì Franco Stanzione. Vibrazioni sonore con il dionisiaco Marcello Colasurdo e Biagio Di Prisco, giovane cantatore dall’interessante coloritura vocale.
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