Turin Days
Enrico Rava festeggia 50 anni di carriera all'Auditorium Rai
Recensione
jazz
Quando – Allegria! Allegria! – sul palco dell’Auditorium Rai di Torino sale Mike Buongiorno, il concerto deve ancora cominciare, e subito strani pensieri e cattivi parallelismi affiorano: America e Italia, “New York Days” e giornate torinesi, una sensazione da vecchie glorie. Poi, per fortuna, il Mike nazionale, esaurite le tristezze rituali («quanto è bravo questo ragazzo, per vederlo ho addirittura rinunciato ad andare a sciare e a vedere la Juve», sic) si accomoda in prima fila, in silenzio, lasciando il festeggiato a divertirsi con i suoi amici: oltre al fedelissimo Stefano Bollani, Michael Blake al sax, Larry Grenadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria. Il party dei 50 anni di carriera di Rava, organizzato dal Centro Jazz, non scadrà più in facili sentimentalismi da vecchia Torino, pescando quasi esclusivamente dal repertorio del nuovo disco di studio: apertura con “Lulù” e “Luna Urbana”, ampia sezione centrale con “Interiors”. Delegata quindi la funzione nostalgia a livello tematico (i brani del disco), Rava è autorizzato di estendere, ampliare le sue composizioni lasciando liberi i musicisti. Discreto, diretto più alla limpidezza del suono e dei soli che non al protagonismo, il ruolo scelto dal trombettista, rispecchiato in questo dalla condotta del sax (Blake è forse il più sacrificato alla generale “educazione”). Strabordante il pianoforte di Bollani, vero regista dei cambiamenti di mood; i momenti più memorabili vengono però dalla sezione ritmica: i soli di Grenadier e i passaggi a mani nude di Ballard sui tom. Raro episodio non-New York Days, “Algir dalbughi”, libera traslitterazione/traduzione in piemontese (e per questo rispolverata) di “il giro di boogie”. Sull’incalzante tema minimale (un boogie, appunto) esposto dal piano, si aggiungono i solisti per il momento – forse – più accattivante.
Note: Auditorium tutto esaurito da giorni prima del concerto
Interpreti: Enrico Rava: tromba; Stefano Bollani: pianoforte; Michael Blake: sax; Larry Grenadier: contrabbasso; Jeff Ballard: batteria.
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