Piove sul Mediterraneo
Piazza Profana 2008, in ricordo di Franco Lucà
Recensione
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I Santi, protettori di marinai e vicoli stretti, non hanno accolto il colorato e sonoro corteo profano mediterraneamente sbarcato nell’orecchio a porto militare di Exilles e hanno fatto piovere, piegando la danza propiziatoria del FolkClub ad altra sede, Maison Musique a Rivoli, colma di musiche e strumenti, tra canzone d’autore, folk percussivo, archi e rintocchi pop a tastiera.
La festa è stata concentrata: questo santo e benedetto maltempo ha ristretto le note, lasciando invariato il nutrito cast di navigatori: gli occitani Viouloun d’Amoun, gli italo-romeni Bruskoi Prala, i tamburi del Sundiata Ensemble hanno mosso piedi e gonne del vario e numeroso pubblico. Il palco ha poi modificato la rotta facendo ondeggiare l’umanità presente ai raffinati e profondi suoni della Banda Elastica Pellizza, in lotta per il silenzio di parte dell’uditorio in piedi, convinto di essere giunto alla sagra primaverile delle chiacchiere a porchetta folk. I Radiodervish, perno della serata, hanno ottenuto la pace della ciurma pubblica, spiritualmente proiettati su un raccolto Mediterraneo d’atmosfera, tra Puglia e Palestina. Merceria Barbagli, ottoni e volumi di Bandakadabra nei cambi palco e ritmi del Sud di Ausuléa, con sporadici residui di ballerini etilici tra attenti ascoltatori, hanno poi condotto il vascello verso la notte piena, completata dai suoni di Baoband. Il mondo tratteggiato, caotico e invisibile, affettivamente voluto e osservato dal ricordo del comandante Franco Lucà, ha strutturato uno spettacolo di voci intriso di pioggia, non triste, ma sul filo del vissuto, lungo quella linea di orizzonte vago dei sogni più belli che hanno perso l’oggetto centrale, ma resistono, in musica e calore.
Interpreti: Viouloun d’Amoun Bruskoi Prala Sundiata Ensemble Banda Elastica Pellizza Radiodervish Bandakadabra Ausuléa Baoband Merceria Barbagli
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