La lirica in Giappone ai tempi della recessione

I fasti economici degli anni Ottanta hanno lasciato in eredità al Giappone ben sei teatri d'opera, alcuni dei quali, come la Biwaku Hall nella ricca prefettura di Shiga, estremamente moderni e funzionali.

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I fasti economici degli anni Ottanta hanno lasciato in eredità al Giappone ben sei teatri d'opera, alcuni dei quali, come la Biwaku Hall nella ricca prefettura di Shiga, estremamente moderni e funzionali. Ma la recessione dell'ultimo decennio ha per così dire bloccato lo sviluppo di questi templi della musica: non ci sono i fondi per mettere in scena spettacoli, per mantenere un'orchestra, e neppure per allestire un laboratorio di sartoria o di scenografia. Nei primi diciotto mesi dalla sua apertura, l'Opera di Biwaku ha ospitato solo quattordici spettacoli, tutti prodotti da compagnie estere in tournée. L'inaugurazione, nel 1998, del Nuovo Teatro Nazionale di Tokyo (NTT), ha riacceso le speranze nella direzione della costiuizione di una compagnia d'opera autoctona e stabile: un passo necessario considerando che, come ha puntualizzato l'impresario del giovane, e attivissimo, Bunkamura Theatre di Tokyo, "la storia d'amore dei giapponesi con la cultura occidentale non è ancora finita".