I segreti di Parmadanza
ParmaDanza, quarta edizione, parte il 3 ottobre con la compagnia fondata dal compianto coreografo neroamericano Alvin Ailey.
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C'è un metodo infallibile per stabilire se un danzatore ha superato la soglia che divide il pur eccellente e applaudito interprete dalla popstar: quando comincia a circolare per il mondo con un Gala, con il suo nome a svettare nei cartelloni, in grassetto, ed intorno più piccini quelli dei "Friends", allora è fatta. Può danzare quel che vuole, può chiedere compensi vertiginosi, può anche permettersi eventuali sciocchezze. Così fu per Nureyev, per la Guillem, per la Ferri, per Roberto Bolle (che peraltro circola con un Gala di qualità notevolissima), mentre intorno al nome di Nureyev qualcuno continua ad allestire serate che certamente non onorano il nome di uno tra i maggiori artisti del XX secolo. In ogni modo, ora è il momento di Svetlana Zakharova, ventisettenne ucraina dapprima stella del Kirov e poi rapita dal Bol'soj, guest in molte compagnie del mondo (alla Scala in particolare), tra le più belle e perfette ballerine classiche mai comparse sulla scena: il 21 e 22 ottobre saranno certamente straesaurite al Regio di Parma le serate che la vedranno in scena in Carmen Suite (davvero arduo il confronto con la prima interprete di questa coreografia di Alberto Alonso, vale a dire Maja Plisetckaja...) e in una serie di brani del repertorio russo ottocentesco con altri colleghi, i migliori dell'ultima generazione. Lo spettacolo fa parte di ParmaDanza, quarta edizione, festival che parte il 3 ottobre con la compagnia fondata dal compianto coreografo neroamericano Alvin Ailey (in programma capolavori come Revelations e Night Creature). In cartellone anche la Compagnia del San Carlo con Schiaccianoci (star maschile Roberto Bolle), Les Ballets de Monte - Carlo con La Belle di Jean-Cristophe Maillot e i Ballets Trockadéro con le loro irresistibili parodie. (v.d.)