La Hadopi divide la Francia

La legge approvata ieri dal Parlamento francese e confermata oggi in Senato (pur senza una maggioranza schiacciante: hanno votato contro i Socialisti e alcuni parlamentari della maggioranza) è destinata a suscitare scalpore anche al di fuori dei confini transalpini: si tratta della prima netta presa di posizione legislativa di un paese europeo contro la pirateria, attraverso un provvedimento che non manca di suscitare polemiche circa la sua possibile incostituzionalità. La legge - voluta dal premier Sarkozy e denominata con l'acronimo "Hadopi" (Haute Autorité pour la Diffusion des Œuvres et la Protection des Droits sur Internet) - prevede come sanzione per il download reiterato di "opere d'ingegno" la disconnessione dell'utente colpevole dalla rete internet. Tre le fasi del provvedimento: prima della disconnessione, l'utente sarà ammonito via mail e in un secondo momento tramite raccomandata. Solo qualora persista il comportamento illegale, si provvederà al blocco della connessione internet. Il pacchetto anti pirati trova d'accordo molte personalità del mondo dello spettacolo, pur con qualche dissenso: secondo "Le Monde" si sono schierati in difesa del testo il regista Luc Besson e l'attore Michel Piccoli, mentre il regista Eric Rochant ha definito il provvedimento "una delle leggi più stupide mai adottate dal parlamento". Netta invece, secondo il quotidiano francese, l'opposizione del mondo dei blog. Gli avversari dell'Hadopi ritengono inapplicabile la legge perché violerebbe la privacy (per verificare una violazione è necessario che qualcuno controlli le connessioni private degli utenti). Inoltre, essendo internet un medium della libertà di espressione, la disconnessione andrebbe anche a toccare i diritti inalienabili del cittadino.