Whitney Houston 1963-2012
L'improvvisa morte della star del pop
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È morta improvvisamente in un albergo di Beverly Hills, alla vigilia dei Grammy Awards - che aveva "sbancato" nel 1985 con il suo primo album, ad oggi l'esordio più venduto della storia del pop - la cantante Whitney Houston. Ancora non rivelate le cause del decesso, ma la Houston veniva da una lunga storia di alcolismo e tossicodipendenza, che l'aveva portata più volte dentro e fuori le cliniche.
La carriera della Houston ha seguito una parabola piuttosto rapida attraverso gli anni Ottanta e i primi Novanta, passando dai circuiti della black music al pop di massa (anche e soprattutto grazie alla sua versione piuttosto "sbiancata" del soul e dello R'n'B). Del 1992 è il successo planetario di "I Will Always Love You", canzone inserita nella fortunatissima colonna sonora di The Bodyguard con Kevin Kostner (e la stessa Houston): vende 42 milioni di copie in tutto il mondo. L'anno precedente la cantante era stata consacrata come icona americana, intonando l'inno nazionale durante l'intervallo del Superbowl, in piena guerra del golfo: uscita su singolo, la sua performance era stata ri-pubblicata dopo l'11 settembre 2011, ritornando un'altra volta nella Top 20.
La carriera della Houston ha seguito una parabola piuttosto rapida attraverso gli anni Ottanta e i primi Novanta, passando dai circuiti della black music al pop di massa (anche e soprattutto grazie alla sua versione piuttosto "sbiancata" del soul e dello R'n'B). Del 1992 è il successo planetario di "I Will Always Love You", canzone inserita nella fortunatissima colonna sonora di The Bodyguard con Kevin Kostner (e la stessa Houston): vende 42 milioni di copie in tutto il mondo. L'anno precedente la cantante era stata consacrata come icona americana, intonando l'inno nazionale durante l'intervallo del Superbowl, in piena guerra del golfo: uscita su singolo, la sua performance era stata ri-pubblicata dopo l'11 settembre 2011, ritornando un'altra volta nella Top 20.
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