70 anni di IUC
Roma: inaugurazione il 14 ottobre
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Settant'anni ben portati, recita lo slogan dell'Istituzione Universitaria Concerti, che ha presentato la stagione prossima ricordando le figure portanti della propria storia. Era il 1945 e l'obiettivo era quello di far ascoltare ai giovani e universitari musica in modo meno formale di quello proposto dalle società concertistiche tradizionali. Debuttavano così tanti giovani con un grande futuro. Il nuovo, la presenza dei giovani, le proposte trasversali continuano ad essere prerogativa delle stagioni IUC. I componenti del consiglio artistico ricordano il passato e presentano ciò che verrà. Ricorda Ennio Morricone quando Lina Fortuna, artefice dell'istituzione fino a qualche anno fa, fu tra i primi a chiedergli di comporre musica per la sala da concerto; Antonio Ballista si sofferma su un suo progetto dedicato alla Grande Guerra e alla Shoah; Franco Piperno traccia le linee guida della stagione; Nicola Sani illustra le proposte di musica del nostro tempo. Tanti gli ingredienti di una stagione orgogliosa di collocarsi nel più grande ateneo romano - non sono mancati i ringraziamenti al rettore uscente, Luigi Frati, per il supporto offerto istituzionalmente - quest'anno con un numero di concerti aumentato, cinque in più. Prestigiose le inaugurazioni il 14 ottobre con l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, direttore e solista Alexander Lonquich, e il 18 ottobre con Concerto Italiano di Rinaldo Alessandrini. E poi i debutti romani, Yundi Li e Kolly d'Alba, il vincitore del Concorso Casagrande Zhi Chao Julian Jia, i grandi ritorni di Viktoria Mullova con l'Accademia Bizantina, Andrea Lucchesini, Fazil Say, Tallis Scholars e Les Percussions de Strasbourg, l'addio alle scene dello Hilliard Ensemble. Beethoven col Quartetto di Cremona e col trio Rachlin-Harrell-Zuo e Avi Avital il virtuoso che ha dato al mandolino una nuova vita in un insolito programma Bach e Paert. Tra le proposte particolari il clarinettista David Krakauer e la sua band, Peppe Servillo con i solisti dei Berliner Philharmoniker, Peppe Barra, Igudesman and Joo e alcuni progetti speciali come "i 100 anni di Charlot" con le musiche dal vivo, "Nove colori in nove movimenti","Musica sull'abisso", "Musikautomatik". Cospicua anche l'attività didattica con proposte laboratoriali: prosegue la serie "Musica Pourparler", matinées aperte a tutti gli appassionati ma dedicate specialmente agli studenti, e i concerti nelle scuole medie e superiori in accordo con i docenti, che svolgono un preliminare lavoro di preparazione degli studenti al fine di stimolarne l'interesse.
Carla Di Lena
Carla Di Lena
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