Sponz e rivoluzione
Dal 21 al 27 agosto in Alta Irpinia torna il festival di Vinicio Capossela
Nuova edizione "rivoluzionaria" per lo Sponz Fest di Vinicio Capossela, dal 21 al 27 agosto a Calitri e in Alta Irpinia: il festival – sotto il titolo Racconto al Яovescio – celebra infatti la rivoluzione nel centenario di quella Russa.
«Nel centenario del più grande evento del ‘900, la Rivoluzione Russa – spiega Vinicio Capossela – lo Sponz Fest, giunto alla quinta edizione, vuole cambiare mano e diventare mancino, porsi dalla parte “altra” dell’abitudine e fare una sperimentazione del rovesciamento del mondo».
«Rivoluzione – continua Capossela – è il giro che compie su se stesso il pianeta intorno al sole, rivoluzione è girare al contrario, scardinare l’ordine a cui siamo assuefatti, rivoluzione è ribaltare il punto di vista in modo da potere osservare le cose dal punto contrario. (Esercizio di grande attualità in un mondo che va sempre più irrigidendosi nelle visioni). Ora che la politica ha perso la rappresentatività degli ideali e si è ridotta, nel migliore dei casi, ad amministrazione di consenso, vogliamo restituire l’afflato ideale a una manifestazione popolare che riprende il ribollire della materia bassa. Lo Sponz Fest è nato in un piccolo paese dell’Alta Irpinia per darsi un’occasione di pratica di comunità. Lo sponzamento è la perdita della rigidità, l’ammorbidirsi nel bagno di sudore liberatorio della festa, del ricreo, del sacro tempo dell’inutile. Le società arcaiche e il mondo contadino conservavano ancora nei geni il bagliore dei grandi riti dissipatori dell’antichità, che rinnovavano la terra scuotendola. Questa ri-creazione non è solo fisica, ma anche ideale. Viene dalla circolazione a piede libero delle idee, che si ingigantiscono nel grande vuoto. Il vuoto può essere una risorsa, se non è riempito d’immondizia».
Fedele al programma "all'incontrario", il festival comincia il 21 con un giorno di riposo. Dal 22 il cartellone si fa serrato, con eventi sparsi lungo tutto il giorno, laboratori, cinema, occasioni gastronomiche, degustazioni, passeggiate nel bosco, reading e altro ancora. Fra i molti nomi, Carmelo Chiaramonte, Massimo Zamboni (in un reading intitolato “Il cielo sotto Berlino”), il duo australiano-cretese Xilouris-White, lauto e batteria (all'alba), Modo Antiquo con Federico Maria Sardelli in un programma "Oltre Gesualdo", Erri De Luca, Tamburi del Vesuvio e di Montemarano con Antonio Infantino, Mariachi Tres Rosas, Cavalieri di Montella, Dobranotch (da San Pietroburgo), Daniele Sepe con il suo Capitan Capitone e i Fratelli della Costa, Vincenzo Vasi con Massimo Simonini, Emir Kusturica & The No Smoking Orkestra, Gerardo Balestrieri, Victor Herrero... Programma dunque densissimo, per orientarsi rimandiamo al sito ufficiale.
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