Torino Jazz Festival 1 | Globale e laterale

Si apre il Festival torinese, con Carlo Actis Dato e la mostra di Guy Le Querrec

Recensione
jazz
Si è aperto giovedì 26 aprile il secondo Torino Jazz Festival, il primo firmato da Stefano Zenni. Come sempre si parla del tempo (perché a Torino a fine aprile piove spesso, si sa) e dei soldi spesi (perché ce ne sono pochi, e molti vanno sul Jazz Festival, e potevano andare da un’altra parte: il discorso vale per tutte le iniziative, specie quelle gratuite). Intanto, a festival in corso, non si può che riconoscere a Zenni di aver saputo e voluto dare una direzione artistica. Il che può sembrare scontato ma – davvero – non lo è.

Immagine rimossa.
Stefano Zenni

Al jazz ci si può arrivare in molti modi, da molte culture e da molte musiche: il jazz in una prospettiva “globale” è il mantra del Torino Jazz Festival 2012. Che parte, così, da un “locale” molto poco locale: Carlo Actis Dato, in un set in solitario al Museo di scienze naturali. Il sassofonista torinese rincorre – fra i prediletti baritono e clarinetto basso - sue personalissime suggestioni africane, nord e sud americane. Si lancia in lunghe sequenze di fiato continuo, esplora registri meno frequentati (ad esempio, sugli acuti del clarinetto basso), trova armonici, canta, urla, va nel pubblico a stringere le mani… Un approccio giocoso, dadaista, ironico che si sposa benissimo con il contorno: la meravigliosa mostra del fotografo Magnum Guy Le Querrec. Gli scatti, in un maestoso bianco e nero, prediligono visuali sghimbesce, laterali, rispetto alla frontalità del concerto: c’è un Lionel Hampton in cucina, un Toots Thielemann ritratto su una amaca, un Petrucciani colto di sorpresa in braccio ad Aldo Romano, una silhouette di Don Cherry con una piccola Neneh sullo sfondo… E poi aeroporti, pulmini, stanze d’albergo, camerini… Una prospettiva “laterale”, che evita il confronto diretto con chi guarda e che - per questo motivo - carica le immagini di potenzialità narrative esplosive, potenzialmente infinite… Non male come inizio.

Immagine rimossa.
Carlo Actis Dato

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