Teatri lirici in sciopero per il rinnovo del contratto
Saltano le prime a Torino, Palermo, Napoli
Pioggia di scioperi nelle fondazioni lirico sinfoniche per il rinnovo del contratto nazionale:
«Dopo venti anni di mancati rinnovi contrattuali che hanno eroso il potere d’acquisto di quasi il 40% e leggi mortificanti per colpire i lavoratori del settore, l’atteggiamento della controparte durante la trattativa per il rinnovo del CCNL appare irritante se non addirittura offensivo il governo dovrebbe finalmente passare dalle parole ai fatti, dai proclami elettorali alla ferma volontà nel voler difendere ed investire nel settore che più di ogni altro rappresenta l’identità della nostra Nazione, quello della Cultura. Allo stesso modo, l’ANFOLS, non può ancora chiedere sacrifici a chi sino ad ora, solo con la propria contrazione salariale ed occupazionale, ha risanato i conti delle fondazioni i cui manager ed amministratori spesso si sono dimostrati non all’altezza del loro compito. Dispiace per il pubblico e per la città di Palermo, sono per prime le maestranze del Massimo a rammaricarsi nel privarsi di un appuntamento così tanto atteso, ma non si può più rimandare una lotta che oramai sta diventando di pura sopravvivenza» spiegano i sindacati del Teatro Massimo di Palermo. Così il 21 ottobre è saltata la prima di Bohème al Teatro Regio di Torino, il 24 ottobre niente Don Giovanni al Massimo di Palermo, il 25 ottobre cancellato Maometto II al San Carlo di Napoli.
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