Tango oltre ogni barriera
Il Festival de Tango y Mundial de Baile a Buenos Aires
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Il tango ha sempre definito Buenos Aires e la sua identità davanti agli occhi del mondo. È stata recentemente annunciata la candidatura del Tango da parte dell'Unesco a "Patrimonio Intangibile dell'Umanità". Il direttore artistico del festival Gustavo Mozzi aveva chiari gli obiettivi: recupero del valore di questo patrimonio, ricostruzione di opere e stili orchestrali di differenti periodi, arrangiamenti storici ma anche nuove proposte e modi di suonare, incroci stilistici, promozione di nuovi talenti, consacrazione di grandi figure, creazione di una nuova epoca d'oro come negli anni '40/'50. Musica, danza, cinema, conferenze, presentazione di libri, esposizioni fotografiche e lezioni gratuite di musica e di ballo. Sede principale l'edificio storico di Harrods, fuori dal quale si è svolta, in Calle Florida, la Milonga di chiusura. L'apertura del festival è stata al Teatro Avenida con il debutto dell'Orquesta El Porvenir, reale protagonista di questa edizione. Sessanta giovani provenienti dalle orchestre infantili dei "barrios" più poveri hanno suonato con i mostri sacri del tango, come Susana Rinaldi, Leopoldo Federico, Luis Salinas, Raul Laviè. Juan Carlos Cuacci, arrangiatore e compositore, fedele medium della Rinaldi, e Pablo Agri, violinista, hanno creato arrangiamenti su misura per questi giovani. Le finali di Tango Salon e di Tango Escenario si sono svolte nel mitico stadio Luna Park. Il primo premio per la prima volta non è stato assegnato a una coppia di argentini, ma di giapponesi che hanno accolto increduli il verdetto dei giurati. Stima dei partecipanti al festival e al Campionato: 350.000 persone. (Patrizia Garganese)
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