Spontini e Pergolesi inediti a Jesi

La  Fondazione Pergolesi Spontini ha presentato la ricca programmazione del Festival e della Stagione lirica di tradizione

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Carmela Remigio (Foto Mirco Panaccio)
Carmela Remigio (Foto Mirco Panaccio)

La programmazione della Fondazione Pergolesi Spontini si presenta quest’anno particolarmente ricca di appuntamenti ed articolata in un lungo periodo, dal 21 luglio al 22 dicembre, e come sempre suddivisa tra  Festival e Stagione lirica di tradizione. Gli eventi di maggiore interesse sono quelli dedicati a Spontini, di cui si celebrano quest’anno i 250 anni dalla nascita. Dunque sarà Spontini ad aprire il Festival, con due appuntamenti  nel paese natale del compositore, Maiolati: il concerto “Rethinking Fernard Cortez” su celebri arie dell’opera e nuove composizioni appositamente commissionate a giovani compositori del Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro e in collaborazione con l’Accademia d’Arte Lirica di Osimo; e  l’indomani, 22 luglio, nel centro storico del borgo,   “Il giovane Spontini. Caccia al tesoro musicale” pensato per i bambini.

 

Il festival  si conferma infatti diretto a diversi target di pubblico  e con  vocazione itinerante e multidisciplinare,  attraverso  30 eventi che si terranno a Jesi e nei paesi vicini e  che spaziano dalla  musica classica, al barocco, al jazz e al pop, e che includono anche   spettacoli di prosa, incontri, giochi, eventi per bambini e famiglie.

Nel nome di Spontini, che era solito organizzare ogni anno un concerto per le persone più fragili,  è anche il “concerto spirituale” del 14 settembre:  Leonora Armellini suonerà  presso il Centro Clinico NeMO di Ancona, attivo da giugno 2022 presso l’A.O.U. delle Marche e dedicato alla cura e alla ricerca per i bambini e gli adulti con patologie neuromuscolari e neurodegenerative. L’evento è in collaborazione con Fondazione Serena Onlus. In serata, la pianista sarà protagonista di un concerto al Teatro Pergolesi di Jesi. In programma musiche di F. Chopin e S. Prokofiev.

 

Sempre pensando a Spontini, nell’ambito della stagione lirica sarà presentata il 18 ottobre (replica 20 ottobre)  La  Vestale su libretto originale francese, in un nuovo allestimento in coproduzione con  Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatri di Piacenza e Fondazione Teatro Verdi di Pisa. Il cast risuona di nomi importanti accanto a giovani talenti: Carmela Remigio canta Giulia, Bruno Taddia è Licinio, Antonio Poli è Cinna, Daniela Pini interpreta la Gran Vestale ed Adriano Gramigni canta il Gran Pontefice. Regia, scene e costumi sono di Gianluca Falaschi, le coreografie di Luca Silvestrini; sul podio dell’Orchestra La Corelli e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza ci sarà Alessandro Benigni.

 

Un rarissimo Spontini sarà poi presentato il 29  novembre (replica 1 dicembre), con la prima esecuzione assoluta in tempi moderni del melodramma buffo I Quadri Parlanti, libretto di Gaetano Bongiardino, nella revisione critica a cura di Federico Agostinelli per le Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini. Direttore è Giulio Prandi sul podio del Time Machine Ensemble, la regia è di Gianni Marras, le scene e costumi a cura dei vincitori della IV edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna, Venezia, Carrara, Bari e Brera.

“I quadri parlanti” è uno dei quattro manoscritti autografi di Gaspare Spontini ritrovati nel 2016 nella Biblioteca del Castello d’Ursel in Hingene (Belgio) la cui valorizzazione è affidata al Centro Studi per la Musica Fiamminga del Conservatorio Reale di Anversa in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini. L’opera, in due atti, composta da Spontini nel 1800 a Palermo, è completa e costituisce uno dei lavori  giovanili che l’autore scrisse nello stile della scuola napoletana,  quindi  di grande  interesse  storico e musicologico.

 

Altro appuntamento di rilievo, stavolta nell’ambito del Festival, sarà il 6 settembre con la prima esecuzione assoluta in tempi moderni di una nuova Sinfonia e cinque arie inedite di Giovanni Battista Pergolesi tratte dalle versioni del 1732 e 1734 de Lo frate ‘nnamorato, nella veste critica recentemente pubblicata nell’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Battista Pergolesi. Ottavio Dantone e l’Accademia Bizantina eseguiranno queste rarità accanto a pagine di autori della scuola napoletana come Ragazzi, Conforto, Caballone, Barbella.

 

Completano la stagione lirica di tradizione l’ 8 novembre (replica 10 novembre) Il Turco in Italia  di Rossini, con Hossein Pishkar maestro concertatore e direttore d’orchestra sul podio dell’Orchestra Giovanile “L. Cherubini” e del Coro Lirico Veneto. La regia è di Roberto Catalano, le scene di Guido Buganza, i costumi di Ilaria Ariemme. Nel cast Selim è interpretato da Maharram Huseynov, Donna Fiorilla è Elena Galitskaia, Don Geronio è Giulio Mastrototaro, Don Narciso è Francisco Brito, Prosdocimo è Bruno Taddia (08/11) e Daniele Terenzi (10/11), Zaida è Francesca Cucuzza, Albazar è Antonio Garés. Nuova la produzione in una coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini, Teatro Sociale di Rovigo, Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Fondazione Teatro Coccia di Novara, Teatro Amintore Galli di Rimini, Teatro Dante Alighieri di Ravenna.

 

Ultimo titolo della stagione lirica è La traviata (20 e 22 dicembre) nello storico allestimento “degli specchi” ideato da  Josef Svoboda, realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio Macerata e dalla Fondazione Pergolesi Spontini, con la riproduzione delle scene in scala ridotta a cura della Fondazione Pergolesi Spontini.

L’opera sarà diretta da Nir Kabaretti, regia e luci sono di Henning Brockhaus, i movimenti coreografici di Valentina Escobar, la ricostruzione scenografica di Benito Leonori, costumi Giancarlo Colis. Suona la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana, Coro Archè di Pisa. Nella compagnia di canto, Violetta Valery è Ruth Iniesta, Alfredo Germont è Paolo Lardizzone, Giorgio Germont è Simone Piazzola, Flora Bervoix è Elena Belfiore, Gastone è Andrea Galli. La coproduzione è con Fondazione Teatro Verdi di Pisa.

 

Molte altre, poi, le iniziative della Fondazione Pergolesi Spontini, tra cui si segnalano  il  progetto Scuola Incanto 2024, con La traviata nella versione pocket di Europa Incanto, a cui partecipano oltre 900 studenti;  

il progetto Opera nei Borghi nell’ambito del Corso di alto perfezionamento in canto lirico a cura di Centro Studi Italiani Opera Festival di Urbania, con alcuni professionisti di FIO Italia - Festival of International Opera. In scena è Il filosofo di campagna dramma giocoso su libretto di Carlo Goldoni con musica di Baldassarre Galuppi, revisione critica a cura di Marco Bizzarini. Direttore e maestro concertatore al clavicembalo è Kristin Ditlow Yuan, suona il Time Machine Ensemble.

 

Tornando al Festival Pergolesi Spontini, che quest’anno si intitola Ci vuole un albero, per un invito a riscoprire il rapporto tra uomo e natura nella sua bellezza ma anche nelle sue criticità,  si segnalano gli eventi estivi “sotto le stelle”, con Max Gazzé, Daniele Silvestri, e inoltre appuntamenti con il jazz, con la musica da film e con il teatro (Frà. San Francesco la superstar del Medioevo di e con Giovanni Scifoni su musiche di Luciano di Giandomenico eseguite su strumenti antichi); tornano poi  i Wine Concert, format di successo del Festival Pergolesi Spontini che coniuga musica, turismo ed enogastronomia, con concerti e visite guidate con degustazioni tra prestigiose aziende vinicole del Verdicchio dei Castelli di Jesi, e i concerti Residart per giovani ensemble da camera, ospiti del Festival grazie a Residart, la prima rete di Residenze d’Artisti nata nelle Marche, e a Orlando European Summer Course for Chamber Music, uno dei più prestigiosi festival di musica da camera dei Paesi Bassi.

 

Da segnalare il 31 agosto, nella Chiesa di San Marco di Jesi,  gioiello di architettura gotica,  la nuova produzione in collaborazione con Emilia Romagna Festival e Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone di Transitus. Il cielo di Francesco, sacra rappresentazione sulla figura di Francesco d’Assisi per baritono, voci maschili, archi e armonium su musica di  Cristian Carrara (che è anche il direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini) e testi della tradizione francescana. L’evento, ad ingresso gratuito, sarà l’occasione per promuovere la raccolta fondi per il progetto di restauro della Chiesa.

 

Il 1° settembre, al Teatro Pergolesi di Jesi, il flauto di Massimo Mercelli e l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani eseguono l’Offerta Musicale BWV 1079 di Johann Sebastian Bach in occasione dell’evento “Il genio e il divino”, performance in forma di tableaux vivants dalle opere di Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio.

 

Il 18 settembre,  in chiusura del Festival, come di consueto ci sarà Social opera, che da 12 edizioni porta in scena un consolidato gruppo di attori con disabilità – la Compagnia OperaH - in uno spettacolo tra musica, teatro e danza ogni anno ispirato ad un’opera lirica: quest’anno l’omaggio sarà a Puccini, in una performance frutto di un lungo percorso laboratoriale e straordinaria esperienza di integrazione e di benessere. Il progetto OperaH ha vinto il Premio nazionale “Inclusione 3.0” e si avvale dell’apporto dietro le quinte degli studenti delle scuole superiori della città, che realizzano scene, costumi, disegno luci e comunicazione social dello spettacolo al termine di un percorso di alternanza scuola lavoro chiamato Banco di scena.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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