Speculum musurgica, polifonia multimediale a Roma

L'installazione di Rudi Knoops permette di immergersi nella polifonia fiamminga del XV e XVI secolo

News
oltre
Speculum Musurgica (foto di Luca Somma)
Speculum Musurgica (foto di Luca Somma)

Dai manoscritti finemente decorati della bottega di Petrus Alamire (ca. 1470-1536) a Speculum Musurgica, istallazione multimediale di Rudi Knoops, media and sound artist, ovvero come immergersi nell’affascinante mondo della polifonia fiamminga del XV e XVI secolo attraverso le nuove tecnologie.

Per un mese a partire dal 27 febbraio, presso la Sala Dante dell’Istituto Centrale per la Grafica di Roma (via Poli 54, dal mercoledì alla domenica dalle 14 alle 19 sarà possibile entrare nel cuore del contrappunto musicale fiammingo con lenti di ingrandimento, acustiche e visive, grazie a una originale installazione audio/video che consente di ascoltare la trama polifonica di due composizioni, sia nell’insieme  che nelle singole parti, avvicinandosi o allontanandosi dalle singole fonti visive e sonore che convergono verso il centro di una struttura artistica eptagonale che rifrange le immagini dei volti dei cantori dello Huelgas Ensemble attraverso il processo della anamorfosi cilindrica.

alamire

Contemporaneamente, negli spazi laterali esterni alla struttura, sei schermi ad alta definizione illustrano e raccontano dettagliatamente i sei splendidi manoscritti miniati di Alamire custoditi in Belgio che contengono alcuni dei tesori dell’arte musicale degli Oltremontani. La mostra curata dalla Fondazione Alamire e dal centro musicale Amuz con il sostegno del Governo delle Fiandre e della città di Anversa, e già esposta in Belgio, Inghilterra e Francia, dopo la sua presenza a Roma verrà allestita a Tokyo.  

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

oltre

Pubblicato da Sghetto Records, il primo album del gruppo omonimo si muove tra jazz, improvvisazione, funk mutante e post-punk spigoloso

 

In collaborazione con Sghetto Records

oltre

Dal 12 al 14 dicembre presso l’Università di Bologna

oltre

A Reggio Emilia fino al 24 novembre 33 tra spettacoli, 8 produzioni, 11 prime, con artisti da tutto il mondo