Patti Smith, trent'anni di <i>Horses</i>

Patti Smith, la sacerdotessa del rock, ritorna a 30 anni dal concerto fiorentino del 1979 per celebrare la città con l'evento I was in Florence. Era il 10 settembre quando, per la festa dell'Unità, lo stadio Franchi si riempì di 50 mila persone accorse da tutta Italia. Molti lo ricordano come il primo grande show musicale di Firenze. Quel che appare sorprendente però, è che sia Patti Smith a ricordarlo con emozione durante la conferenza stampa. «Da quel momento - spiega la cantante - tantissime persone che ho incontrato, sia in Italia che in America, mi dicono di aver partecipato a quel concerto. Questo mi ha dato sempre grande gioia per la fedeltà che si è creata tra la gente nei miei confronti. Quando ho visto che la data dell'anniversario si stava avvicinando, ho come avvertito l'esigenza di tornare». Il concerto è fissato per il 10 settembre in Piazza Santa Croce (12 euro, boxol.it, ticketone.it) e, attorno a questa data, si svolgeranno alcune performance in cui la cantante attraverserà i luoghi d'arte più rappresentativi con interventi di musica e poesia. «Nel live voglio riproporre tutte le canzoni dell'album Horses e altri miei successi - prosegue la Smith -. In Palazzo Vecchio verrà realizzata una serata di poesia, e il mio sogno è quello di andare per le strade suonando e declamando versi. Sarà un bel momento per incontrare i fiorentini. Sto creando un sito web dove raccogliere suggerimenti per l'iniziativa e tenere informato il pubblico sulle novità». C'è anche chi le ricorda che il concerto del '79 non fu privo di tensioni. «Ci furono dei tafferugli perché a un certo punto presi in mano la bandiera americana e il mio chitarrista iniziò a suonare l'inno come Hendrix. Era nel mio spirito di ribellione: lo feci proprio perché mi avevano chiesto di evitarlo. Era un gesto artistico». Per entrare nell'atmosfera che avvolgerà Firenze a settembre, Patti Smith imbraccia la chitarra per concludere l'incontro con un brano "dedicato" ai giornalisti: ed è subito storia, del rock. (Maurizio Busia)