Ortombina alla Scala
Chailly resta fino al 2026
La lunga bega per la nomina del nuovo sovrintendente della Scala si è conclusa con quanto si vociferava da tempo, sarà Fortunato Ortombina a succedere a Dominique Meyer il 28 febbraio 2025, a meno che quest'ultimo accetti la proposta di restare fino al 1° di agosto. Ipotesi più che probabile perché gli permetterebbe di vedere andare in porto la novità di Filidei Nel nome della rosa e ben avviato il Ring wagneriano diretto da Thielemann, due progetti a cui tiene molto.
Ortombina in veste di "sovrintendente designato" (ruolo operativo, ha sottilineato il sindaco Sala) arriverà a Milano dopo l'estate, il 1°di settembre, affiancando Meyer e soprattutto liberando il posto alla Fenice di Venezia da assegnare a persona gradita al ministero, che ne è interessato forse più della questione Scala. La direzione musicale di Riccardo Chailly è prorogata fino al'inizio della stagione 2026-27, il che gli affida la prima del 7 dicembre di quest'anno (Forza del destino di Verdi) e del prossimo (Lady Macbeth del Distretto di Mcensk di Šostakovič), ma non quella del 2026, da assegnare al suo successore.
E qui si rimane ancora sul vago, perché il nome di Daniele Gatti circola da tempo, ma sarà il nuovo sovrintendente che potrà pronunciarlo ufficialmente quando assumerà i pieni poteri. A latere di queste nomine, rimangono sempre ipotetiche quelle di un direttore generale del teatro e del direttore artistico. Morale della favola, si può tirare un sospiro che si sia trovata la soluzione che accontenta tutti, ma rimane lo sconforto per lo scarso rispetto dello statuto della Fondazione Teatro alla Scala che affida al solo consiglio di amministrazione presieduto dal sindaco la nomina del sovrintendente. Senza interferenze del ministro né di potentati che non fanno parte del cda.
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