Muti "contestato" a NY, parte per Sidney
Il critico Bernard Holland del New York Times ha criticato Riccardo Muti dopo il fallimento delle trattative che avrebbero dovuto portare il direttore italiano alla guida della NY Philharmonic.
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Richieste "stravaganti" e modi "imperiosi", dovuti forse all'essere egli "un meridionale di umili origini che lavora a Milano", in possesso di un repertorio "piccolo e conservatore" più adatto agli antiquati Wiener Philharmoniker che a un'orchestra dall'alto potenziale come la NY Philharmonic. Questi alcuni tra gli sferzanti giudizi che il critico Bernard Holland del New York Times ha riservato a Riccardo Muti, dopo il fallimento delle trattative che avrebbero dovuto portare il direttore italiano alla guida del più noto ensemble statunitense. Nello stesso articolo Holland stronca in toto le orchestre italiane (valutate "da mediocri a cattive"), inclusa la Filarmonica della Scala (che si salva solo per "qualche serata" evidentemente più fortunata delle altre). Che sia, in un'inedita e spiacevole versione, la vecchia storia della volpe e l'uva? Muti non replica, e si prepara a partire insieme alla Filarmonica per una mini tournée all'Opera House Concert Hall di Sidney il 27 e 28 settembre, in occasione dei Giochi Olimpici.