Massimo di Palermo: da ballerini a impiegati
Il sovrintendente del teatro palermitano ha avanzato l'ipotesi di riconvertire i più anziani dei 24 ballerini dell'attuale corpo di ballo in impiegati amministrativi.
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Fondazione Teatro Massimo oramai al lumicino. L'sos lanciato da Pietro Carriglio si scontra proprio col "massimo" dei suoi possibili salvatori, Salvatore Cuffaro, governatore della Regione Sicilia, che ha ventilato l'ipotesi di offrire un contributo di due milioni e mezzo di euro per l'anno in corso e di altri dieci milioni nei prossimi due anni. Il sovrintendente ha avanzato infatti, in un documento diramato ai sindacati, l'ipotesi di riconvertire i più anziani dei 24 ballerini dell'attuale corpo di ballo in impiegati amministrativi. Questa dichiarazione ha aperto una vera e propria guerra tra Forza Italia (partito che in teatro occupa le poltrone più autorevoli) e l'Udc (il partito di Cuffaro); il delfino di Cuffaro, Salvatore Cianciolo, segretario provinciale dell'Udc, ha detto a proposito del sovrintendente che "prima ha imbalsamato il coro e gli orchestrali, e ora dopo avere cassintegrato le maestranze e gli attrezzisti, pensa di azzerare il corpo di ballo, trasformando artisti in mezzemaniche per poi procedere ad una liquidazione coatta di una delle poche scuole artistiche dedicate alla danza in Italia".