Marcia funebre per Badini

Domenica 20 maggio, con l'esecuzione della Marcia funebre dall' Eroica di Beethoven, la Scala ricorderà in forma semiprivata, nel trigesimo, Carlo Maria Badini, sovrintendente galantuomo che guidò il Teatro per tredici anni, dall'èra di Claudio Abbado al tempo di Riccardo Muti.

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Domenica 20 maggio, con l'esecuzione della Marcia funebre dall' Eroica di Beethoven, la Scala ricorderà in forma semiprivata, nel trigesimo, Carlo Maria Badini, sovrintendente galantuomo che guidò il Teatro per tredici anni, dall'èra di Claudio Abbado al tempo di Riccardo Muti. Entrato nel 1977, alla vigilia del bicentenario, Badini se n'era andato nel 1990, con l'orgoglio dei suoi bilanci in pareggio e la consapevolezza di aver contribuito a creare un teatro meno "museale" e più aperto alla vita. Onesto, sereno, roccioso, benedetto dal senso dell'ironia, di una sola cosa Badini ammetteva d'essersi sporcato le mani: "della polvere del palcoscenico". Nel breve concerto di domenica mattina, com'è avvenuto in passato - per Victor De Sabata ad esempio - l'Orchestra eseguirà la Marcia funebre senza direttore. Il Teatro sarà simbolicamente aperto, le porte spalancate, senza però accesso da parte del pubblico. La musica verrà amplificata all'esterno.